La Sardegna, unica regione in Italia in zona bianca, guarda con preoccupazione alle imminenti vacanze pasquali, quando tutto il Paese sarà in lockdown ma con la possibilità, lasciata dal Governo di spostarsi nelle seconde case. Se la curva epidemiologica lo consentirà, la Sardegna potrebbe diventare la Terra promessa per migliaia di italiani in fuga dalla clausura. Ma se i controlli non saranno puntuali ed efficaci in porti e aeroporti, le maglie potrebbero essere così larghe da far risalire i contagi.
Al momento il governatore Christian Solinas non ha preso nessuna decisione.
I sindaci dei comuni turistici guardano con entusiasmo all’arrivo delle prenotazioni per Pasqua, ma non nascondono l’ansia per il timore di compromettere la zona bianca. Il primo a lanciare l’allarme è il sindaco di Arzachena. “In questo momento delicato – spiega Roberto Ragnadda – la rete dei controlli agli ingressi dai maggiori scali dell’Isola deve essere infallibile, perché il rischio è altissimo e dobbiamo difendere con tutte le nostre forze la zona bianca. A chi ama la Sardegna e l’ha scelta come seconda casa chiedo un forte senso di responsabilità”.
Si fidano dei controlli previsti da Solinas nella sua ultima ordinanza i sindaci di Alghero, Mario Conoci, e di Carloforte, Tore Puggioni. “Siamo pronti ad accogliere i turisti in piena sicurezza, compresi quelli delle seconde case, circa 5.000 nella nostra isola tabarchina – esulta Puggioni – le premesse per una estate Covid free ci sono tutte”.