Formazione e pescaturismo al centro della strategia di promozione turistica di Messina e Agrigento alla Bit di Milano. “Promotore turistico delle risorse ambientali e culturali” è infatti il titolo del corso di laurea istituito dalla Facoltà di Scienze della Formazione di Messina e diretto da Armando Curatola, presentato lo scorso week-end a fieramilano. Il corso consentirà agli studenti di acquisire sul “campo”, capacità creative nel raccordare i dati di conoscenza in unità progettuali di proposte oltre a padroneggiare corrette metodologie di organizzazione e progettazione, adeguata mentalità imprenditoriale e manageriale attraverso la creazione di specifici pacchetti turistici nell’area dello Stretto di Messina. Agrigento ha invece lanciato il progetto "Centro per il Marketing Ittico”, capofila la Provincia in partnership con lo Studio Associato Quasar Consulting, l’Associazione As.Si.For.M.A. e l’Associazione Ballata di Mare, che punta a sviluppare il pescaturismo. “I viaggiatori cercano nuove emozioni – dicono i promotori del progetto – e tra queste assume un grande rilievo la possibilità di assistere dal vivo alle operazioni di pesca e di trasformazione del pescato”. Le azioni più importanti riguardano le marinerie di Sciacca, Porto Empedocle e Licata, nelle quali, in assenza di una scuola marinara, il mestiere viene tramandato di padre in figlio, con il rischio concreto di impoverire l’intero comparto. Tra le tante azioni previste, la salvaguardia delle tradizionali operazioni di conservazione del pescato locale, per esempio la salagione effettuata a Sciacca secondo canoni tradizionali, che permetterà la creazione di un prodotto di nicchia.