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Confalberghi plaude a via libera spostamenti regioni. Dubbi di Assohotel su modalità riaperture
notizia pubblicata 19 Aprile 2021 alle ore 13:27 nella categoria Associazioni

“Bene, anzi benissimo la notizia relativa alla riapertura degli spostamenti tra le Regioni, cosi come la definizione di una road map per le altre attività che potranno progressivamente riportare alla vita i nostri territori. Sono decisioni che vanno nella direzione che avevamo auspicato nella recente lettera al Premier Draghi e che speriamo preludano, unitamente alla crescita delle vaccinazioni, ad un progressivo ritorno alla normalità”, sottolinea Maria Carmela Colaiacovo, vice presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi.

Intanto è stato  convocato per domani pomeriggio, martedì 20 aprile, alle 17, il Comitato tecnico scientifico. Nel corso della riunione gli esperti del governo dovrebbero esprimere un parere sulle misure che potrebbero confluire nel nuovo decreto legge, a partite da un pass per gli spostamenti nelle zone arancioni e rosse. Sul tavolo anche i protocolli per le riaperture predisposti dalle regioni sui quali i tecnici hanno già espresso alcune perplessità, in particolare sulla volontà dei presidenti di aprire i locali anche in zona rossa e sull’utilizzo degli spogliatoi per palestre e piscine.

Tra l’altro, secondo Nicola Scolamacchia, vice presidente nazionale di Assohotel Confesercenti, le linee guida per la riapertura delle attività proposte dalle Regioni rischiano di diventare per gli albergatori un ulteriore ostacolo al rilancio dell’attività.

“Nella maggior parte delle strutture ricettive alberghiere – spiega – rispettare la distanza di due metri tra le persone ai tavoli renderebbe difficile anche offrire la prima colazione, servizio imprescindibile per l’ospitalità italiana e spesso fiore all’occhiello di molti hotel. Costringere gli ospiti a turni impossibili o addirittura a consumare i pasti in stanza vuol dire mortificare ulteriormente molti hotel che, in particolare nelle città d’arte, non hanno spesso nemmeno spazi esterni con cui compensare la riduzione di capacità delle sale. Altrettanto inapplicabile ci appare l’obbligo prospettato di mantenere aperte porte, finestre e vetrate, cosa che vanificherebbe l’efficacia di qualsiasi impianto di climatizzazione e costringerebbe alla calura tutti i nostri ospiti durante la stagione estiva. In questo contesto, chiediamo di ascoltare gli operatori del settore, che già l’anno scorso in questo stesso periodo diedero prova di collaborazione e responsabilità redigendo insieme con le istituzioni i protocolli che aprirono la strada verso le riaperture. Tutti noi – conclude – vogliamo lavorare in piena sicurezza per noi e per i nostri ospiti”.