“Finalmente una proposta di legge che guarda in prospettiva, senza disconoscere quanto fatto finora”. Così i vertici di GTI-Guide Turistiche Italiane, Simone Fiderigo Franci e Claudia Sonego, rispettivamente presidente e vicepresidente, commentano la pubblicazione sul sito della Camera dei Deputati della proposta di legge che mette a norma abilitazione ed esercizio della professione della guida turistica, a firma degli onorevoli Dori, Masi, Orrico, Faro e Scanu.
“Da tempo – spiegano – chiedevamo di colmare il vuoto legislativo esistente e tutelare le guide, anche quelle già professionalizzate, superando le disomogeneità a livello regionale e arrivando, perciò, anche ad un unico patentino nazionale, come di fatto recita la proposta. Un enorme passo in avanti, che ci uniforma all’Europa, che supera le frammentazioni territoriali, che mette gli aspiranti giovani colleghi nella condizione di intraprendere la professione, che consente il ricambio generazionale, che premia le competenze. E in questo meritocratica”.
“Un testo – afferma il legale di GTI, Gianluca Rossoni – che fa sintesi delle istanze presentate negli anni, tiene conto dei ricorsi vinti da GTI presso il Tar del Lazio e il Consiglio di Stato, togliendo orpelli, ostacoli e ambiguità interpretative”.
Franci e Sonego accolgono con soddisfazione la proposta di legge ‘Disposizioni in materia di abilitazione all’esercizio della professione di guida turistica’ (3088) elaborata da “chi ha ben recepito le esigenze e le istanze delle guide turistiche, professionisti qualificati di un comparto cruciale per lo sviluppo economico del Paese ed ha prestato ascolto agli addetti ai lavori. Peraltro – la chiosa – è in linea con quanto previsto dal Pnrr, che prevede l’uniformità dell’esercizio della professione sull’intero territorio nazionale”.