È stato pubblicato il bando deciso dal Governo per il concorso di idee che dovrà portare a proposte e progetti per la realizzazione di punti d’attracco delle grandi navi fuori dalle acque protette della Laguna. I progetti dovranno verificare la fattibilità tecnica ed economica di attracchi offshore per crociere e container fuori dalle acque della Laguna, contemperando lo svolgimento dell’attività crocieristica a Venezia e salvaguardandone le eccellenze culturali, paesaggistiche ambientali.
“Il progetto che scaturirà dal bando – ha detto Fulvo Lino Di Blasio, presidente dell’autorità di sistema Portuale dell’Adriatico Settentrionale – dovrà essere realmente innovativo e sostenibile per traguardare l’attività portuale nel ventunesimo secolo. Per questo metteremo a disposizione dei partecipanti tutti gli elaborati e la documentazione dei progetti per la realizzazione di un’opera portuale fuori laguna così da consentire loro di superare, in termini tecnologici, operativi e logistici, le soluzioni finora ipotizzate”.
Ecco i i requisiti che il bando chiede di rispettare: garantire l’operatività e la sicurezza della navigazione anche in condizioni meteo-marine avverse e garantire la sostenibilità dal punto di vista ambientale, energetico e paesaggistico; prevedere il collegamento ai nodi di interscambio terrestri e alle reti Ten-T; garantire l’accoglienza di servizi transoceanici container (porto gateway e transhipment) e per la crocieristica (home port). Il bando specifica, inoltre, che l’opera portuale debba essere ideata e costruita fuori dalle acque protette della Laguna, intendendo “le aree esterne alla conterminazione Lagunare di fronte all’arco costiero regionale veneto e non oltre le acque territoriali nazionali”.
La call internazionale si articola in due fasi: la prima, che si concluderà entro il 31 dicembre del 2021, prevede la presentazione delle proposte ideative. Al termine, l’Autorità portuale nominerà una commissione di 5 esperti (ingegneria dei trasporti, opere portuali, e infrastrutture, trasporti ed economia dei trasporti) che selezionerà le prime tre proposte per la seconda fase. In quest’ultima dovranno essere elaborate le progettazioni di fattibilità tecnica ed economica. La seconda fase terminerà il 31 dicembre 2022; entro il 30 giugno 2023 la commissione nominerà il progetto vincitore.
Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili riconoscerà un rimborso spese, di importo complessivo di 2milioni e 200mila euro, da ripartire fra i tre soggetti che completeranno la progettazione di fattibilità tecnica ed economica.
Sono ammesse al bando internazionale le società di progettazione, anche in forma di aggregazione temporanea di impresa (ATI), che abbiano registrato un fatturato di almeno 10 milioni di euro negli ultimi 3 anni e che dimostrino di aver progettato opere dal valore minimo di 500 milioni di euro negli ultimi 10 anni di esercizio. Il bando è pubblicato anche sul sito dell’Ente.