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Aumento ticket ingresso nei siti siciliani, adv e to chiedono proroga al 2022
notizia pubblicata 01 Luglio 2021 alle ore 12:11 nella categoria Turismo

C’è grande preoccupazione tra gli operatori dell’intermediazione dell’offerta turistica regionale dopo l’ultimo decreto firmato dall’assessore ai Beni culturali Alberto Samonà con cui viene stabilito, a partire dal 1 luglio 2021, l’aumento dei prezzi del biglietto di ingresso nei seguenti siti: Parco della Neapolis (tutto il Parco inclusa Grotta dei Cordari e Tomba di Archimede), Parco della Neapolis e Museo archeologico Paolo Orsi, Teatro Akrai – Palazzolo Acreide e Area archeologica dei Santoni, Museo Palazzo Cappellani, Museo archeologico Paolo Orsi, Castello Eurialo, Villa del Tellaro.

Preoccupazione che gli operatori riuniti nelle sigle Sicindustria Palermo Sezione turismo e nautica, Fiavet, Assoviaggi e Maavi, hanno manifestato all’assessore in una nota congiunta in cui si legge: “Appare doveroso sottolineare che un aumento delle politiche di pricing per l’accesso a tali siti senza un congruo anticipo, genera un danno grave nei confronti non solo delle agenzie di viaggio e dei tour operator che hanno strutturato la vendita dei propri pacchetti di viaggio almeno 6 mesi prima prendendo a riferimento un preciso piano dei costi, ma anche nei confronti dell’immagine della destinazione”.

Per tale ragione i vertici delle asssociazioni auspicano che l’assessore “possa assumere le opportune determinazioni al fine di evitare che l’aumento dei biglietti di ingresso possa tradursi in un costo che dovrà essere interamente sostenuto dall’intermediario dell’offerta turistica. Una prospettiva assolutamente gravosa e insostenibile alla luce del difficile momento che le agenzie di viaggio e i tour operator stanno attraversando a causa degli effetti che le misure di contenimento e contrasto dei contagi da covid 19 hanno generato per il comparto che ha subito perdite del proprio volume di affari per oltre l’80% rispetto al 2019. Pertanto si auspica che tali aumenti dei biglietti possano entrare a regime a partire dal 2022, cosi da garantire il giusto pre-anticipo che consentirebbe al mondo delle agenzie e tour operator di adeguare per tempo le proposte dell’offerta della destinazione Sicilia”.