“Nessuna vacanza da incubo. Eravamo partite consapevoli dei rischi che si corrono in questo momento. Ci hanno fatto avere tutto ciò di cui avevamo bisogno. Certo, la quarantena è pesante, ma nel complesso siamo state bene”. Così Claudia, 18enne di Pescara, appena tornata a casa, racconta all’ANSA la sua esperienza nel Covid Hotel di Corfù, dove è rimasta 10i giorni con altre amiche dopo essere risultata positiva al Covid-19. La giovane era a Ipsos, località dell’isola greca, per la vacanza estiva dopo gli esami di maturità.
“Abbiamo fatto un tampone in una clinica il giorno in cui dovevamo ripartire – racconta Claudia – inizialmente ci hanno riferito che eravamo tutte negative, poi ci hanno richiamato per dirci che qualcuna di noi poteva essere positiva e che avremmo dovuto fare un altro test. Non è stato semplice trovare una struttura per il tampone, ma poi ci siamo rivolte all’ambasciata e ci siamo riuscite. Alla fine siamo risultate positive in 6 su 10. Abbiamo tutte ricevuto la prima dose di vaccino e avremmo dovuto fare la seconda una volta rientrate. Chi ha avuto sintomi li ha avuti lievi. Nel Covid Hotel eravamo in stanza doppia e dovevamo rimanere in camera. Pranzo e cena erano ad orari prestabiliti e se avevamo bisogno di acquistare qualcosa era la struttura a farlo per noi. Abbiamo alloggiato lì a spese loro. Dopo dieci giorni di positività – prosegue – siamo risultate tutte negative al tampone e siamo ripartite in traghetto. È stato un bene risultare positiva quando ero ancora lì – conclude Claudia – così non ho corso il rischio di contagiare le persone a me care”.