Pur di non rinunciare alla vacanza, una ottantina di vacanzieri italiani ha accettato, confidando di essere poi rimborsati, di pagare altri 400 euro per partire dall’aeroporto di Fiumicino alla volta di Sharm El Sheik con volo charter Eurofly. Il motivo? il vettore ha dichiarato che “il tour operator non ha pagato i biglietti relativi al volo citato, titoli di viaggio che pertanto il vettore non può accettare”. Eppure i turisti avevano acquistato un pacchetto all inclusive di 600 euro per una settimana di vacanza sul Mar Rosso. Eurofly precisa anche di aver avvisato il tour operator e disposto l’offerta di una tariffa acquistabile al momento della partenza da parte di quei clienti che non fossero stati avvisati dal tour operator, “nell’intento – è scritto in una nota della compagnia – di limitare al massimo i disagi dei clienti e il danno economico derivante da questa situazione, che coinvolge, purtroppo, anche altri voli del prossimo weekend e della prossima settimana”.