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Garavaglia: mi impegno ad aprire nuovi corridoi turistici
notizia pubblicata 11 Ottobre 2021 alle ore 11:15 nella categoria Turismo

“Sono stati aperti dei corridoi turistici, ancora pochi e con regole abbastanza stringenti, il mio impegno è di proseguire in questa azione di apertura di nuovi corridoi”. Lo ha detto il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, intervenendo a un convegno sul trasporto aereo a Milano.
“Questa è una sperimentazione che arriva il 25, mi auguro che abbia successo e alla luce di questo si può procedere in due modi, e a una semplificazione dei corridoi esistenti e a un allargamento a nuovi corridoi”, ha detto Garavaglia.

Per il ministro il 2022 “sarà l’anno della svolta per il turismo e il trasporto aereo. Siamo a Milano, abbiamo grandi aeroporti, aeroporti intercontinentali come Malpensa, è la catchinga area più grande del Paese e quindi il mercato vince sempre, per cui bisogna lasciare libero il mercato di crescere liberamente, questo è il punto fondamentale, non abbiamo bisognodi paletti ma di sviluppo”.

Sul fronte del turismo “l’impegno” del Mit è vendere meglio il prodotto Italia che ha a mio avviso una capacita di crescita decisamente superiori attraverso una maggiore efficacia nel marketing digitale.”Siamo convinti che facendo velocemente questa operazione, che altri Paesi più bravi di noi hanno già fatto negli anni scorsi, riusciremo a recuperare quota di mercato”.

Inoltre, il ministro ha parlato anche di cig, promettendo un prolungamento della cassa integrazione per i lavoratori delle agenzie di viaggio, la cui attività risentirà ancora degli effetti del Covid.
“Mi auguro che da un lato ci sia la ripresa del mercato e dunque non serva più la cassintegrazione ma nel frattempo, poiché questo è un settore ancora sotto pressione, è evidente che a mio avviso ci sarà una necessità del prolungamento della cassaintegrazione”, ha detto Garavaglia. La durata del prolungamento, fino a fine anno od oltre, è “una valutazione che andrà fatta ma è evidente che non è il momento di passare ai licenziamenti, non scherziamo”, ha concluso il ministro.