Cicloturismo fiore all’occhiello dell’Emilia Romagna per nuove opportunità di vacanza
In Regione continuano a crescere i progetti legati al cicloturismo, la ciclabilità e mobilità sostenibile nelle sue città. Attorno alla bicicletta è in continuo sviluppo un prodotto turistico sempre più importante e strategico.
L’Emilia Romagna dispone attualmente di quasi 9.000 km tra percorsi stradali, alcuni di questi permanenti, ma anche piste ciclabili e tracciati sterrati per appassionati di bici, mountain bike e e-bike. Sono itinerari a basso traffico, distribuiti nelle nove province, identificati da guide e strade mappate, con soste enogastronomiche e riferimenti storico-artistici. Si differenziano per lunghezza e difficoltà altimetriche e sono indicati per tre tipi di praticanti: sportivi, ciclo-escursionisti, amanti della mountain bike e gravel.
Via Romagna: il primo percorso regionale permanente d’Italia dedicato alla bici, tra arte, natura e borghi storici
E’ il primo percorso regionale permanente in Italia dedicato alla bicicletta su strade asfaltate secondarie a basso traffico e su tratti ‘bianchi’. ‘Via Romagna’ si accredita tra le ciclovie più interessanti a livello europeo con i suoi 463 km tracciati e protetti tra mare e collina che attraversano la Romagna. Un anello da percorrere a tappe, che collega le province di Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, attraversando circa 30 comuni e toccando 20 tra rocche e borghi storici e oltre 100 strutture bike friendly, B&B e agriturismi mappati sul percorso. Ma anche chiese, cattedrali, monumenti, musei e altri punti di interesse. Il punto più a nord, la partenza “ideale” sarà Comacchio, con un primo passaggio sulle affascinanti strade bianche del Delta del Po, risalendo la “Bassa Romagna” fino alle prime colline del faentino, e poi forlivese-cesenate, un passaggio nel Parco delle Foreste Casentinesi, dirigendosi poi a sud verso la Valmarecchia e la Valconca, nel riminese, e concludendo il suo itinerario al confine con le Marche, a San Giovanni in Marignano. “Via Romagna” usufruirà di arterie secondarie di collegamento con Ferrara, e più a sud, unendo le importanti località costiere di Ravenna, Cervia, Cesenatico, Rimini, Riccione e Cattolica, utilizzando anche le esistenti ciclabili e ciclovie sugli argini fluviali e i percorsi e cammini storico-ambientali. Sul percorso sono stati geo-referenziati, oltre ai principali siti di interesse storico-artistico, anche i punti d’acqua e ristoro nonchè gli operatori bike-friendly localizzati sul cammino (bike shop per assistenza tecnica, ecc.). Il percorso mappato e tabellato avrà un sua segnaletica personalizzata “Via Romagna”, con oltre 1.500 cartelli e 50 tabelloni e insegne informative posizionati sull’itinerario. Al percorso sarà dedicata una specifica sezione informativa all’interno del sito
www.romagnabike.com.
La Ciclovia del Sole – Cinquanta chilometri di percorso sull’ex ferrovia Bologna-Verona, da Mirandola a Sala Bolognese: la Ciclovia del Sole è stata inaugurata lo scorso aprile ed è già diventata molto popolare e frequentata dai cicloturisti di tutta Europa. La sua apertura è stato un evento di rilevanza nazionale perché, grazie a questi 50 km realizzati in due anni dalla Città metropolitana di Bologna, il grande itinerario ciclabile Eurovelo7 sarà di fatto percorribile da Bolzano a Bologna, mentre sono già finanziate e in parte realizzate alcune parti del tracciato Bologna-Firenze. Il progetto della Ciclovia del Sole Verona-Bologna-Firenze -finanziata dal MIT nel 2019 e coordinato a livello nazionale dalla Città metropolitana di Bologna e dalla Regione Emilia-Romagna- percorre 392 km (di cui 154 km in Emilia-Romagna e 120 km nella città metropolitana di Bologna), che si inseriscono in una delle più importanti ciclabili europee (Eurovelo 7 da Capo Nord a Malta per 7.400 km complessivi). Il tratto a nord di Verona fino al Brennero – in particolare lungo il fiume Adige – esiste già da diversi anni e di fatto fa parte anch’esso della Ciclovia del Sole (
https://cicloviadelsole.it/).
Food Valley Bike: una ciclovia tra sapori e cultura – È stata inaugurata il 6 giugno la ciclovia Food Valley Bike, un percorso nel cuore dell’Emilia alla scoperta dei luoghi del gusto e della cultura. Settanta chilometri attraverso le terre di Giuseppe Verdi e i luoghi di origine di prodotti simbolo della tradizione italiana, come il Culatello e il Parmigiano Reggiano. Un viaggio tra sapori, cultura e paesaggi della pianura in un percorso di circa 70 chilometri con partenza da Parma e arrivo a Busseto, diviso in otto tappe percorribili con ogni tipo di bici. Questa ciclabile attraversa i luoghi simbolo della cucina italiana e permette ai viaggiatori di scoprire borghi e paesi in cui gustare prodotti unici e simbolo della cultura italiana. Si toccano i luoghi in cui è cresciuto Giuseppe Verdi, celebrati da un innovativo museo multimediale dedicato al compositore, e si pedala attraverso le terre in cui sono state ambientate alcune scene dei film di Don Camillo e Peppone. Il percorso non poteva che partire da Parma, centro della Food Valley, città Capitale Italiana della Cultura 2020-21 e regina del gusto italiano. Dalla città inizia il tracciato della ciclabile, ben indicata dalla nuova segnaletica, che segue il versante reggiano del fiume Enza in direzione Mezzani, prima tappa della ciclovia. Il viaggio in bicicletta prosegue poi in direzione ovest, tra le campagne parmensi, fino ad arrivare a Colorno. Il tracciato prosegue verso ovest in direzione Zibello, passando prima per Roccabianca, sempre lungo la sponda destra del fiume Po, dove è nato uno dei salumi italiani più conosciuti: il Culatello. Siamo quasi alla fine del percorso della Food Valley Bike, si devia leggermente verso sud e si pedala verso Busseto, tappa finale della ciclovia (
https://www.foodvalleybike.com/).
La Ciclovia delle “Antiche Paludi Bolognesi” – E’ attivo da circa due anni il nuovo percorso ciclabile “Antiche Paludi Bolognesi”, il tracciato che collega Bologna al Parco del Delta del Po nel ferrarese. La ciclovia attraversa un territorio ricco di luoghi di interesse, sia storico-artistici, che naturalistici. Il progetto è a cura dei Comuni di Budrio e Castenaso, di Destinazione Turistica Bologna Metropolitana e della Federazione italiana ambiente e bicicletta (Fiab) (
http://www.cicloviaantichepaludibolognesi.it/).