Il turismo post medicane? Male, ma non malissimo. Il passaggio del ciclone proveniente dal mare Mediterraneo che ha colpito le aree di Catania e Siracusa ha certamente sconvolto la vita turistica delle aree territoriali della Sicilia orientale, lasciando degli strascichi principalmente in strade, così come negli scantinati e nei garage degli hotel, che hanno subito questa ennesima botta economica negativa. E siccome in tanti hanno disdetto camere prenotate da mesi durante il weekend di Ognissanti, c’è chi accusa i mezzi di comunicazione di avere fatto «terrorismo mediatico» sugli allagamenti.
“Dal canto nostro – dice Pierpaolo Lauretta, front office manager del Palace Catania|UNA Esperienze intervistato da Travelnostop.com – siamo riusciti in parte a contenere l’affluenza dell’acqua all’interno dell’hotel. Certo, parte della hall è stata invasa dall’acqua, arrivando ai piani sotterranei, e abbiamo subito delle infiltrazioni nel chiostro superiore. Ma poteva andare molto peggio”. Sul fronte dell’accoglienza “alcuni ospiti – continua Lauretta – ci hanno contattato per chiedere quale fosse la situazione a Catania e un buon numero ha cancellato o riprogrammato le vacanze alle settimane successive. L’impatto economico da questo punto di vista si è sentito”.
Ha fatto più danno “il terrorismo mediatico della pioggia” per il direttore del Principe Hotel di Catania, Marco De Pinto, che sostiene di avere avuto “nel weekend tra il 29 ottobre e il 2 novembre tra il 70 e l’80% di disdette, nonostante il giorno dopo il nubifragio fosse tornato tutto nella normalità persino in quella piazza Duomo invasa dall’acqua. Ci ha salvato il fatto di essere in bassa stagione, cosa che ci ha permesso di riprogrammare la maggioranza delle prenotazioni. Ma se fossimo stati in alta stagione il danno economico sarebbe stato notevole”.
Una visione propositiva l’ha il presidente dell’associazione Noi Albergatori Siracusa Giuseppe Rosano, che invita a guardare ai dati positivi del turismo di settembre e ottobre “dove avevamo previsto la presenza di un 10% di stranieri e invece siamo arrivati al 40%. Un fenomeno inaspettato. Una bella sconfessione dei dati, visto che non abbiamo fatto nulla affinché questo si concretizzasse e tanti alberghi che dovevano chiudere a metà settembre sono rimasti aperti”. Rosano evidenzia che il ponte di Ognissanti è “andato bene grazie al fenomeno del turismo regionale. Più che il problema del clima ho paura dei dati sconfortanti sulle contaminazioni da Covid che arrivano dall’Europa. Per evitare i futuri problemi legati alle alluvioni ci serve un aiuto politico principalmente. Per fortuna il fenomeno meteo avverso è arrivato in bassa stagione. Adesso pensiamo al Natale e al Capodanno”.
Nessun problema post-medicane anche secondo Desiréé Fortuna, caporicevimento del Grand Hotel Ortigia di Siracusa, la cui struttura “non ha subito danni a causa della pioggia” e di avere subito un solo danno: “le cancellazioni di parecchie prenotazioni nel ponte di Ognissanti. Un errore di scelta, visto che Siracusa poteva essere facilmente raggiunta”.