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A Siracusa incertezza sul futuro del turismo, occhi puntati su Adv a porte aperte
notizia pubblicata 17 Novembre 2021 alle ore 12:55 nella categoria Travelexpo Roadshow

Albergatori e agenti di viaggio che vogliono archiviare velocemente un mesto 2021, puntando le carte al 2022. E’ quanto emerge dalle parole degli operatori del turismo di Siracusa intervistati da Travelnostop.com, in vista dell’appuntamento del Travelexpo Roadshow di mercoledì 1 dicembre all’Hotel Parco delle Fontane. Dunque, nonostante l’apparenza di un boom turistico in Sicilia, gli addetti ai lavori di Siracusa parlano di un “generale appiattimento” dei viaggiatori provenienti dall’estero, ma anche per smorzare ansia e paura che generano la poca voglia degli italiani di viaggiare. Ed ecco perchè per le agenzie di viaggio confidano sull’iniziativa di marketing Agenzie di viaggio a porte aperte di domenica 5 dicembre.

Speranzoso, in questo senso, è Claudio Natoli dell’agenzia Le serene vacanze di Solarino, che parteciperà alla tappa siracusa del Travelexpo Roadshow dell’1 dicembre “per conoscere le novità del mercato per la prossima stagione e anche per uno scambio di opinioni con i tour operator presenti”. Natoli confessa poi che “il lavoro nell’ambito locale a Solarino e dintorni è un po’ fermo. Questo solitamente non è un periodo di forti richieste a livello vacanziero. Poi in generale il mercato è fermo. Le crociere poi non attirano più come un tempo. Molti rinunciano perché per ora, a causa della pandemia, sono obbligatorie le escursioni guidate a pagamento per chi scende dalla nave e spesso farle costa tanto quanto la crociera stessa. Anche i villaggi turistici pongono troppi limiti di movimento per contenere i contagi e questo al cliente non piace. Ho ricevuto tante lamentele. Per quel che riguarda Natale e Capodanno, ui preferiscono viverli in famiglia. Ho al massimo qualche richiesta per San Silvestro. Ma in Italia. Nulla all’estero”.

Sulla stessa linea anche Romina Speranza, responsabile dell’agenzia Syraka viaggi di Siracusa, che sarà al Roadshow “per incontrare gli operatori, vedere le novità, e incontrare fisicamente persone con cui mi sento spesso al telefono”. Parlando della stagione estiva Speranza dice che “è andata malino rispetto al 2019. Adesso viviamo una piccola ripresa grazie ai corridoi turistici anche se ad esempio, Sharm el-Sheikh che fino a prima della pandemia era una tappa richiestissima, adesso sembra non interessare più ai miei clienti. Del resto, anche Eurodisney fa registrare poche prenotazioni, quando invece, un tempo, in questo periodo avevo già quasi tutto prenotato per l’anno successivo. Tutto fermo anche per Natale e Capodanno. I clienti arrivano, si informano, chiedono il prezzo e poi si dileguano”.

Una sensasione di vuoto che emerge anche dalle parole di Lucia Di Grano, direttrice dell’Hotel Parco delle Fontane di Siracusa, l’albergo che ospita la tappa siracusa del Travelexpo Roadshow che ammette: “in questo momento turisti in giro non ce ne sono e non ne abbiamo in hotel. Tiriamo avanti grazie ai convegni che si svolgono nelle nostre sale, in piccoli numeri in funzione della pandemia da covid. Il fenomeno del maltempo ha poi contribuito a peggiorare la situazione, con tante disdette all’inizio di novembre”. Sul futuro la Di Grano si mostra “abbastanza ottimista. Sappiamo che da aprile a ottobre lavoreremo bene. In ogni caso con la pandemia abbiamo imparato che non si fanno grandi programmazioni e si lavora a vista. Ormai i clienti prenotano senza lasciare caparra e senza impegno. I turisti americani stanno cominciando a fare richieste per il 2022. In cuor mio spero che tornino gli orientali, che prima della pandemia stavano iniziando a scoprire la Sicilia”.

Preoccupato per il futuro si mostra anche Giuseppe Rosano, presidente di Noi albergatori Siracusa e vicepresidente nazionale di Assohotel: “da qualche giorno la stagione turistica siracusana si sta avviando al letargo con il periodo invernale che continuerà a riservare alla nostra città flussi turistici di scarsa entità. In molti Paesi europei, con particolare riferimento a quelli che sono i nostri mercati di riferimento, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito, l’incidenza dei contagi sta assumendo numeri preoccupanti. Inoltre, tour operator e grossisti di viaggi italiani e internazionali, con i quali siamo in stretto contatto, continuano a ripetere che anche per il 2022 non potranno garantire allotment di camere per gruppi e neppure prenotazioni per turisti individuali. Con queste previsioni possiamo rassegnarci? Certo che no. Abbiamo da pagare l’Imu e altre innumerevoli tasse, che a nessuno è venuto in mente di ridurre. Dobbiamo pensare ai nostri collaboratori ai quali ci corre l’obbligo di mantenere il posto di lavoro. Altrimenti i pochi professionisti del settore partiranno per altri lidi, nei luoghi dove è stato loro garantito la continuità di lavoro, che noi non abbiamo potuto tutelare”.