edizione Nazionale
Giro del mondo in volo in solitaria, impresa di una 19enne belga
notizia pubblicata 21 Gennaio 2022 alle ore 11:00 nella categoria Curiosita'

Dopo aver sorvolato cinque continenti, è atterrata in Belgio, Zara Rutherford, la 19enne belga che realizza così l’impresa di essere la più giovane pilota donna a fare il giro del mondo in solitaria. Il viaggio della ragazza verso ovest a bordo di un aereo sportivo ultraleggero era iniziato il 18 agosto 2021 dallo stesso scalo d’arrivo nelle Fiandre occidentali. L’approdo in Belgio era atteso originariamente lunedì, ma la fitta nebbia ha fatto slittare l’ultima tappa. Alla fine il giro del mondo di Zara è durato 155 giorni. Il viaggio di Zara è durato due mesi in più rispetto a quanto originariamente previsto a causa del coronavirus, ma anche di problemi tecnici. “Quando si trovava in Alaska – aveva raccontato ai media belgi la madre Beatrice De Smet – ci siamo anche chiesti se sarebbe riuscita a completare il suo viaggio”. La ragazza era rimasta bloccata lì per tre settimane per i problemi con il visto di ingresso in Russia e poi per il maltempo. “Era pronta a rimanere in Alaska fino a primavera, se necessario – aveva aggiunto la madre -. Voleva assolutamente finire il giro del mondo”.

Il mezzo su cui ha volato Zara è un aereo del tipo Shark Ultralight, considerato l’aereo ultraleggero più veloce, con una andatura di crociera di 300 chilometri all’ora. Per il viaggio della ragazza nel biposto era stato rimosso un sedile per far spazio a un ulteriore serbatoio. “Il mio obiettivo è incoraggiare le ragazze e le giovani donne a perseguire i propri sogni e promuovere per loro carriere legate all’aviazione e alle materie ‘stem’ (scienza, tecnologia, ingegneria, matematica) – racconta Zara nel proprio sito -. Solo il 5% dei piloti commerciali e il 15% degli informatici sono donne. In entrambe le aree, aviazione e materie ‘stem’, il divario di genere è enorme”.

Nel futuro la giovane, un’intera famiglia con il pallino per l’aviazione, intende continuare a dimostrare che “le ragazze possono anche fare cose straordinarie” e iniziare studi universitari in informatica e ingegneria.