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Garavaglia: sarà estate senza green pass. Pronti 1,8 mld per migliorare offerta
notizia pubblicata 10 Febbraio 2022 alle ore 10:50 nella categoria Turismo

“Non vedo perché a giugno dovremmo ancora avere operativo il certificato verde”. Lo ha detto il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, che, intervistato da ‘Il Messaggero’, invita a seguire l’esempio della Francia “che già ad aprile potrebbe revocare il green pass”.

“Il Covid è ai titoli di coda, la situazione sta tornando sotto controllo – ha sottolineato il ministro – la curva dei contagi è in rapida discesa e a breve potremo togliere le restrizioni che ostacolano la ripartenza del settore dell’accoglienza”.

E intanto il ministro ha anche annunciato che sono pronti nuovi aiuti agli operatori turistici. “Per gli alberghi molto è stato fatto per esempio con il credito di imposta sulle locazioni, ma non escludiamo ora anche uno sconto sull’Imu”. Ma in arrivo ci sono anche altre misure. “Con un emendamento al Sostegni ter – ha agiunto – puntiamo a sei mesi di decontribuzione per agenzie di viaggio e tour operator”. Sull’applicazione della Bolkestein alle concessioni demaniali, “il tempo stringe”, dice Garavaglia. “Lavoriamo a una soluzione definitiva che tuteli gli interessi legittimi e protegga il settore”. Per intervenire, ha concluso “serve anche che le Regioni completino la mappatura di quello che è concessionato e di quello che ancora non lo è”.

Ieri, invece, il ministro ha tenuto due audizioni parlamentari, in tema di semplificazione amministrativa, digitalizzazione, Pnrr e attività di impresa: una presso la Commissione parlamentare per la semplificazione, in merito all’indagine conoscitiva sulla semplificazione delle procedure amministrative connesse all’avvio e all’esercizio delle attività di impresa, l’altra presso le Commissioni Riunite Attività Produttive della Camera dei Deputati e Industria del Senato sullo stato di attuazione del Pnrr.

“Ci sono in Senato due disegni di legge che riguardano il tema delle guide turistiche – ha detto Garavaglia – Ci siamo già confrontati con la commissione competente e con i senatori che stanno seguendo la questione. Siamo a buon punto. Ma, mentre tutto il resto dipende da noi, e l’abbiamo già fatto, questo dipende dal Parlamento. Ci auguriamo che seguano i tempi, perché abbiamo voglia di chiudere questa partita che si trascina ormai da una decina di anni. Questi due disegni di legge possono trovare una sintesi e quindi, a mio avviso, già nel corso dell’anno possiamo arrivare a una riforma che trovi il quadro giudico definitivo”.

Quindi si è soffermato sugli interventi previsti per il settore turistico con i fondi in arrivo dal Pnrr. Proprio per la “competitività e sostenibilità – ha spiegato il ministro – date le poche risorse a nostra disposizione ci siamo concentrati sul miglioramento della qualità dell’offerta ricettiva. Il grosso dei 2,4 miliardi va per questo: 1,8 miliardi”. Di questi, “500 milioni vanno per il credito di imposta 80%” e “circa 100 milioni per la digitalizzazione di tour operator e agenzie di viaggi” più un “Fondo Bei”.

Tra le varie misure, “assieme al credito di imposta, cumulabile in parte c’è il contributo a fondo perduto che vale 500 milioni di euro per strutture ricettive ad ampio raggio, non solo alberghi. Abbiamo scelto un ampio spettro: efficientamento energetico, barriere architettoniche, arredi e riqualificazioni (clicca qui per leggere l’elenco delle spese ammissibili)”. È prevista poi “una serie di operazione carattere finanziario. Parliamo di garanzie con un fondo di 358 milioni che hanno un effetto leva, per sostenere avvio di nuove attività ma anche attività in essere, rimodulazione di prestiti già fatti e per dare un po’ di aiuto per l’accesso al credito che è un problema forte per il settore turismo”.

Ci sono poi “180 milioni in un fondo rotativo con un target più ampio e che si autoalimenta con le restituzioni per investimenti maggiori”. Sulla digitalizzazione, “abbiamo 100 milioni di euro a contributo fondo perduto per chi tra agenzie di viaggi e tour operator ha fatto investimenti in questo ambito”. E ancora, il “Fondo Bei di 500 milioni di euro, con leva 3 che quindi diventa un miliardo e mezzo, dedicato al turismo sostenibile: consente di finanziare investimenti a medio, lungo, termine a tassi agevolati per digitalizzazione, sostenibilità ed efficienza energetica”. Infine, “un fondo di 150 milioni per la riqualificazione di immobili distribuiti sul territorio ad alto potenziale turistico”. “Abbiamo pensato a un mix di misure, da piccola a grande attività – ha precisato Garavaglia – Tutte le misure già operative, con decreti fatti entro la fine dell’anno e avvisi già pubblici”.

Infine, “sul tema dell’Ota nazionale, ambizione che da anni si trascina, la mia opinione personale è che sono talmente alte le barriere all’ingresso che ritengo irrealizzabile un obiettivo del genere. Purtroppo ormai siamo in queste condizioni. Viceversa – ha concluso – ci sono interessanti iniziative che si stanno portando avanti. Ita, ad esempio, ci ha proposto un intervento su una piattaforma di incoming in connessione con Fs. Ecco, quello si può fare e su quello lavoriamo. Laddove ci sono delle possibilità percorribili, noi ci lavoriamo”.