Un risveglio che non avremmo mai voluto avere. Quando a Mosca erano quasi le 6, Putin ha annunciato in tv l’attacco russo all’Ucraina. Subito si sono avvertite forti esplosioni nelle città ucraine a Odessa, Kharvik, Mariupol, Leopoli e nella capitale Kiev, dove i russi avrebbero tentato di prendere il controllo dell’aeroporto. Nella sua dichiarazione alla tv di Stato russa, Putin ha definito l’attacco all’Ucraina “un’operazione militare speciale per proteggere il Donbass”, aggiungendo che l’obiettivo “non è invadere il Paese ma smilitarizzarlo”. “Un’ulteriore espansione della Nato e il suo uso del territorio ucraino sono inaccettabili. Chiunque tenti di crearci ostacoli e interferire sappia che la Russia risponderà con delle conseguenze mai viste prima. Siamo preparati a tutto. Spero di essere ascoltato”, ha aggiunto.
Dal canto suo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky lancia l’appello: “fermare Putin e la guerra contro l’Ucraina e il mondo. Costruire una coalizione anti-Putin. Sanzioni immediate e sostegni all’Ucraina. Il mondo può e deve fermare Putin.
Immediate le reazioni da tutto il mondo. ‘Putin ha scelto una guerra premeditata che porterà una catastrofica perdita di vite umane’, afferma il presidente americano Biden, che parlerà ancora nel pomeriggio anche per annunciare nuove sanzioni di Stati Uniti e alleati contro Mosca che è ‘responsabile per la morte e la distruzione che l’attacco porterà’.
“Il governo italiano condanna l’attacco della Russia all’Ucraina. È ingiustificato e ingiustificabile”, dice il premier Mario Draghi sottolineando che “siamo al lavoro con gli alleati europei e della Nato per rispondere immediatamente, con unità e determinazione”.
Intanto è stato chiuso lo spazio aereo dell’Ucraina al traffico civile. I passeggeri e i dipendenti dell’aeroporto di Boryspil sono stati evacuati. I viaggi aerei sono stati interrotti poco dopo la mezzanotte. Wizz Air ha annunciato la sospenzione delle operazioni nel paese: “A causa dei recenti avvenimenti in Ucraina e della chiusura dello spazio aereo, Wizz Air è rammaricata di informare i propri clienti che la compagnia deve temporaneamente sospendere tutte le operazioni nel Paese. I passeggeri che hanno prenotato voli in partenza o in arrivo dall’Ucraina possono trovare ulteriori informazioni su wizzair.com o, in alternativa, attraverso il call center della compagnia: 00380 893 202 532. La sicurezza e la salute dei nostri passeggeri e del nostro equipaggio rimangono le nostre principali priorità, nella speranza che la situazione in Ucraina torni presto alla normalità”. Anche Ryanair ha comunicato che tutti i voli da e per l’Ucraina sono da considerare cancellati per le prossime quattro settimane.
Dal canto suo, la compagnia aerea low cost ucraina SkyUp Airlines ha reso noto che quasi l’intera flotta SkyUp si trova all’estero: tre aerei sono in Egitto, uno in Moldova, un altro a Kiev, tre in Romania, quattro in Estonia e un altro in Serbia e Bulgaria. I passeggeri del volo da Tashkent sono atterrati a Chisinau e saranno portati in autobus a Kyiv. I passeggeri SkyUp che si trovano all’estero devono contattare i servizi consolari locali del ministero degli Affari Esteri dell’Ucraina per informazioni e chiarimenti sugli ulteriori passaggi. La compagnia è in contatto con i propri passeggeri, partner ed enti statali. A causa delle interruzioni del servizio telefonico, la hotline della compagnia aerea è ora instabile. Si prega di inviare richieste al GSA TAL Aviation all’indirizzo [email protected], [email protected] e messaggi privati sulle pagine dei social media — SkyUp Airlines su Facebook e skyup.aero su Instagram. SkyUp sta monitorando gli sviluppi e aggiornerà tempestivamente la comunicazione non appena saranno disponibili nuove informazioni.
All’aeroporto di Fiumicino non ci sono oggi voli in partenza e arrivo dall’Ucraina. Sui monitor dello scalo, che forniscono in tempo reale le informazioni sui voli in partenza e arrivo, risulta infatti cancellato il volo FR7852 delle 13.35 della Ryanair per Kiev e quello in arrivo alle 19.40 (FR7853) dalla capitale ucraina, operato sempre dal vettore irlandese.
Ripercussioni sui trasporti anche in Russia, con la sospensione di 150 voli interni. L’Agenzia federale per i trasporti aerei ha deciso di chiudere al traffico 12 aeroporti nel sud della Russia, per lo più nelle regioni confinanti con l’Ucraina. Tra le città interessate vi sono Krasnodar, Kursk, Belgorod e Rostov, capoluogo dell’omonima regione a est dell’Ucraina dove nei giorni scorsi sono stati evacuati decine di migliaia di civili provenienti dai territori delle autoproclamate Repubbliche separatiste filo-russe di Donetsk e Lugansk.
La guerra arriva proprio all’indomani della decisione dell’Italia, che si allinea così a quella degli altri paesi europei, di un allentamento delle restrizioni per chi viaggia dai paesi Extra-Ue. Notizia che il mondo del turismo aspettava da tempo, e che era stata accolta con soddisfazione anche dalla Russia. Sul sito del Consolato italiano a Mosca ieri è stato pubblicata una nuova comunicazione in relazione all’emergenza pandemica in cui si legge: dal 1° al 31 marzo 2022, le misure di contenimento della diffusione del Covid19 in vigore consentono l’ingresso in Italia ai viaggiatori in partenza dalla Federazione russa che siano in possesso di Passenger Locator Form (PLF); certificazione che attesti una delle seguenti condizioni: a) vaccinazione anti-SARS.CoV-2 avvenuta con vaccino riconosciuto dall’Agenzia europea per i medicinali (EMA) e rilasciata al termine del ciclo vaccinale primario o della somministrazione della relativa dose di richiamo; b) avvenuta guarigione da Covid19, con contestuale cessazione dell’isolamento prescritto, da non oltre 180 giorni, accompagnata da traduzione in italiano o inglese; c) effettuazione di test antigenico (valido 48h) o molecolare (valido 72h) con esito negativo;
In caso di mancata presentazione di una delle certificazioni di cui al punto 2) il viaggiatore dovrà sottoporsi a cinque giorni di quarantena presso l’indirizzo indicato nel PLF, con l’obbligo di sottoporsi anche ad un test molecolare o antigenico con esito negativo alla fine dei cinque giorni.
A condizione che non insorgano sintomi da Covid19, e fermo restando l’obbligo di presentazione del PLF, le precedenti disposizioni non si applicano alle specifiche categorie di soggetti di cui all’articolo 2 dell’Ordinanza del Ministero della Salute del 22 febbraio 2022.
Sempre a decorrere dal 1° marzo 2022, cessano di applicarsi le restrizioni attualmente in vigore ai viaggi per turismo. Si raccomanda, con l’occasione, di voler sempre consultare prima della pianificazione del viaggio il sito https://infocovid.viaggiaresicuri.it/returningtoitaly.html che viene costantemente aggiornato.