edizione Sicilia
Il turismo del futuro e community based: lo studio di Platania
notizia pubblicata 12 Marzo 2022 alle ore 10:49 nella categoria Turismo

“Il turismo post covid: riflessioni sull’accoglienza community-based” è stato il titolo dell’intervento di Marco Platania, ricercatore in economia applicata e docente di economia del turismo dell’Università di Catania, nel corso della videoconferenza dal titolo “PNRR e sussidiarietà come leva per rafforzare il turismo in comune” (vedi news) organizzata da Anci Sicilia e Lions Clubs International (Distretto 108Yb Sicilia).

Platania ha iniziato illustrando le tendenze turistiche del prossimo futuro:

La flessibilità
 prenotazioni nelle ultime quattro settimane
 assicurazioni di viaggio: legate all’annullamento-viaggio
 prenotazione online

Informazioni
 per prenotare e consultare informazioni turistiche, con attenzione alle misure
sanitarie e al livello dei contagi

Personalizzazione del proprio viaggio o vacanza

Turismo di Prossimità
 nel 2020, oltre il 90% preferendo Borghi e località di montagna a discapito di Musei e grandi Città. Il trend per il 2021 proseguirà nella stessa direzione

Minore stagionalità
 tendenza delle microvacanze, stagioni turistiche più lunghe
 bisogno di destinazioni aperte, con servizi di ospitalità, ristorazioni ed attività turistiche operative, con beneficio per le strutture ricettive extralberghiere.

Pianificazione della vacanza: sempre più digitale, ma con forte ripresa delle prenotazioni dirette tramite siti proprietari delle strutture ricettive.

Disconnessione e autenticità
 sostenibilità e ambiente

Referenza per destinazioni che avranno proposte rispettose verso l’ambiente, con l’utilizzo di
prodotti locali

 

In questo contesto, secondo Platania, per rilanciare destinazioni come la Sicilia, occorre puntare sul community-based tourism: ovvero un approccio partecipativo che si basa sulla partecipazione attiva e sull’empowerment degli stakeholder locali nei confronti delle opportunità offerte dallo sviluppo turistico del territorio. E dunque, partire coinvolgendo il mercato del turismo delle radici tenendo conto della vasta platea di italo-discendenti e di oriundi italiani nel mondo (stimati
in circa 80 milioni) e il mercato di cammini, vie sacre e itinerari in bici.