Il filmato di poco più di 2 minuti, con la voce di Accorsi, (hashtag #mostraluciodalla #bolognayourdestination #inEmiliaRomagna) – è accompagnato da una testimonianza – contenuta nel catalogo della mostra bolognese – del giornalista e conduttore televisivo e radiofonico Vincenzo Mollica, che aveva grande conoscenza e stima del genio artistico di Dalla.
Una sequenza di immagini inedite che ritraggono il cantante nella sua amata città natale, oltre che di oggetti privati, album, filmati, abiti di scena e premi, esposti per la prima volta al Museo Archeologico di Bologna.
Nel video, Accorsi sintetizza con le parole di Mollica, in una manciata di secondi, l’arte e il genio del poliedrico artista: “Lucio Dalla era multiforme nel corpo e nell’anima. Era il multiplo di sé stesso. Il suo genio artistico gli permetteva di essere chi voleva. Poteva essere uno e insieme una moltitudine….Era come se a ogni passaggio lasciasse una scia fatta di emozioni. Le sue immaginazioni erano sempre a fuoco. Lui era il quadro, tutto il resto era cornice…Lucio era musica, cinema, canzoni, teatro, danza, opera lirica, pittura, letteratura. Era tutto quello che sognava di essere, tutto quello che voleva essere… Insomma, era un pezzo unico, inarrivabile”.
Il video, realizzato grazie alla testimonianza – presente nel catalogo della mostra – gentilmente concessa da Vincenzo Mollica e alla collaborazione di C.O.R. Creare, Organizzare, Realizzare e “Fondazione Lucio Dalla”, sarà pubblicato anche sul sito internet e sui profili social di Emilia Romagna Turismo (
https://emiliaromagnaturismo.it/it) e su Lepida Tv (
https://www.lepida.tv/).
“Lucio Dalla. Anche se il tempo passa” offre un percorso espositivo unico, aperto al pubblico fino a domenica 17 luglio (
http://www.comune.bologna.it/museoarcheologico/) e articolato in più di dieci le sezioni – curato da Alessandro Nicosia di C.O.R. con la Fondazione Lucio Dalla, con il sostegno del Comune di Bologna e il patrocinio della Regione Emilia-Romagna. In uno spazio di 1000 metri quadri, l’esposizione descrive la dimensione umana e artistica del cantautore bolognese in tutte le sue espressioni ed emozioni più intime e personali, dove sono raccontate la sua arte e le sue passioni. Una mostra che testimonia il legame indissolubile e straordinario tra Lucio Dalla e Bologna, Città creativa della musica Unesco.