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Italia ancora al top ma riparte l’estero. Boom partenze a luglio
notizia pubblicata 08 Giugno 2022 alle ore 11:23 nella categoria Turismo

Estate 2022 sempre più all’insegna della normalità. Secondo l’indagine del Centro Studi del Touring Club Italiano sui programmi di viaggio della community il 79% afferma che farà “sicuramente” un viaggio (era il 71% nel 2021) mentre un altro 16% lo farà “probabilmente” (era il 20% lo scorso anno). Chi ha già scelto di restare “certamente” a casa è una quota molto bassa (1% contro il 3% del 2021) mentre il 3% ha risposto “probabilmente no” (era il 6% lo scorso anno).

Nel complesso, dunque, il 95% ha un atteggiamento positivo nei confronti dell’estate. Nell’estate 2022 continua ancora il trend impostosi con la pandemia: il 73% (era il 91% nel 2021) sceglierà una destinazione domestica e chi andrà all’estero (27%) sceglierà soprattutto i viaggi in Europa (23%) mentre sono ancora residuali gli spostamenti di più lungo raggio.

La regione preferita dalla community Touring è il Trentino-Alto Adige, seguita da Sardegna, Toscana e Puglia. Il mare resta irrinunciabile in estate (47%, in calo rispetto al 2021 ma ancora con percentuali al di sopra rispetto al periodo pre-Covid), si registra una diminuzione della montagna (20%, in calo rispetto all’anno scorso ma ancora oltre i livelli 2019). Si segnala una ripresa decisa del turismo urbano (14% rispetto al 9% del 2021 ma ancora lontano dai dati del 2019 quando aveva raggiunto il 23%) mentre continua l’andamento positivo del turismo rurale e dei borghi (9%, in crescita rispetto agli anni precedenti).

Per quanto riguarda il periodo delle partenze, permane tuttora l’inversione della classica stagionalità estiva: ci si concentrerà, infatti, perlopiù in luglio (31% rispetto al 36% del 2021 e al 30% del 2019) e in seconda battuta in agosto (27% rispetto al 32% del 2021 e al 36% del 2019). Da sottolineare il fatto che aumenta la quota di chi sceglie le stagioni di spalla, forse per contenere le spese vista la difficile situazione di contesto: giugno (19%) registra infatti una spiccata crescita rispetto agli anni precedenti così come settembre (16%).