“Abbiamo organizzato assieme all’Unwto il primo congresso mondiale del turismo giovanile perché banalmente la generazione Z, i nati dal ’97 in poi, sono due miliardi nel mondo e sono loro che disegneranno e stanno già disegnando il turismo del futuro. Orientano le decisioni delle famiglie e loro stessi sono turisti. Sono nati con internet, parlano un linguaggio diverso e hanno desideri diversi: sentendoli parlare hanno un’attenzione particolare al turismo sostenibile, accessibile e ai temi della disabilità. Noi dobbiamo sentire loro per adeguare l’offerta”. Lo dice il ministro del turismo Massimo Garavaglia a margine della “colazione” con i 130 ragazzi che partecipano al Global Youth Tourism organizzato da Unwto, ministero e Enit fino a domenica 3 luglio.
I ragazzi chiedono ai politici un impegno per un turismo sostenibile, accessibile e inclusivo e a “loro misura” e il ministro ribatte: “E’ un appello che recepiamo volentieri anche perché sono i nostri futuri clienti. Quindi non possiamo che esser d’accordo con loro e adeguarci velocemente anche perché i numeri sono buoni – conclude – ma vogliamo che siano sempre migliori negli anni futuri”.