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Riapre il Museo Sanna a Sassari, ora è più moderno e funzionale
notizia pubblicata 05 Agosto 2022 alle ore 10:48 nella categoria Beni culturali

Il Museo Nazionale Archeologico ed Etnografico “Giovanni Antonio Sanna” di Sassari, dopo quasi quattro anni di lavori, ha riaperto al pubblico in una veste più moderna, funzionale e accessibile.

La riapertura del Museo rientra in un più ampio piano di valorizzazione. Lo storico museo sassarese, uno dei più importanti della Sardegna, è stato sottoposto in questi anni, a importanti interventi di recupero e allestimento che hanno permesso di riorganizzare, riqualificare e valorizzare gli spazi e i percorsi di visita con l’esposizione di nuovi reperti e delle collezione: dalla preistorica a quella romana, da quella etnografica a quella fenicio-punica.

E’ stato un momento di grande sinergia che ha visto operativi i diversi uffici del Ministero della cultura: il Segretariato regionale con un progetto di riqualificazione del Museo e l’allestimento della sala principale del Padiglione Castoldi, iniziato nel 2016, con la direzione scientifica di Gabriella Gasperetti e il progetto di allestimento del gruppo di lavoro coordinato da Francesca Condò che ha mirato a restituire visibilità alle collezioni e alle origini del museo oltre che a indicare un nuovo possibile assetto generale, e la Direzione Regionale Musei, che ha avviato un piano di lavoro per l’allestimento temporaneo dell’intero museo, restituendo alla città i reperti più importanti del Museo Sanna. Un’idea progettuale totalmente innovativa che vedrà l’avvio di numerose iniziative con il coinvolgimento di scuole, associazioni no profit e Università, per una co-programmazione e co-progettazione delle future attività del Museo, che diventerà uno spazio sempre più partecipato ed inclusivo, la “casa” della città. Hanno partecipato all’inaugurazione: il Direttore Generale Musei del MiC, Massimo Osanna; la Direttrice della Direzione Regionale Musei Sardegna, Luana Toniolo; il Segretario regionale, Patricia Olivo e la Direttrice del Museo, Elisabetta Grassi.