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Sicilia leader ripresa turismo crocieristico post-covid
notizia pubblicata 24 Settembre 2022 alle ore 10:07 nella categoria Travelexpo

400 navi e 30 mln di clienti crocieristi nel mondo: sono i numeri record del settore che continua ad avere ampi margini di crescita e che si inserisce appieno nell’obiettivo dell’allungamento delle stagionalità.

Il focus sull’argomento è stato fatto nel corso del seminario “Turismo crocieristico e stagionalità: le prospettive per la Sicilia”, che si è svolto nel corso della prima giornata di Travelexpo, con la partecipazione di Anthony La Salandra, direttore “Risposte Turismo”; Attilio Montalto, segretario generale dell’AdSP Mare Sicilia Orientale che porta saluti di Francesco Disarcina, presidente AdSP Mare Sicilia Orientale; Giuseppe Lupelli sales manager Msc Crociere e Antonio di Monte, general manager West Sicily Gate.

“Traffico in ripresa anche se siamo anora lontani dai numeri record del 2019 – ha spiegato La Salandra -. I porti siciliani hanno un vantaggio rispetto agli altri: una maggiore varietà di clientela e armatori perchè riescono a coinvolgere utenze diverse e poi in Sicilia si continua a investire nel comparto con la realizzazione di nuovi terminal. Palermo e Messina nella top 10 di quest’anno con traffici che raddoppiano rispetto all’anno scorso, per un totale di 7 mln di crocieristi in tutta Italia e 400 navi. In Sicilia più di 10 porti che accolgono traffico, anche nel 2021, e quest’anno l’Isola resterà sul podio sia per numero passeggeri che per numero di accosti. Sicilia resta dunque leader in una fase di ripartenza che è risultata soddisfacente sia per i crocieristi che per gli armatori”.

“Il porto di Catania – ha aggiunto Montalto – ha tutte le caratteristiche per essere un porto attrattivo tutto l’anno grazie alle unicità culturali del suo territorio e perchè vi ricade il vulcano più alto d’Europa. Purtroppo non ha ancora un terminal ma sono in corso progetti per realizzarlo. Inoltre con 100 accosti e 160mila passeggeri registrati quest’anno possiamo dire che la ripresa è già iniziata anche perchè lecompagnie Costa e Aida continuano a essere interessate al nostro porto. Al porto di Augusta, invece, che fa parte della nostra Autorità di sistema, durante il periodo nero del covid, abbiamo ospitato 2/3 navi da crociera in contemporanea”.

“A Palermo – sottolinea di Monte – è stato fatto un lavoro straordinario dall’Autorità di sistema che ha dato una forte accelerazione ai lavori del terminal crocieristico che, inaugurato da poco, ha una grande valenza architettonica oltre che funzionale. Oggi il terminal crociere è in grado di gestire 4 navi di grandi dimensioni in contemporanea, il che comporta una prospettiva di incremento ulteriore dei traffici nei prossimi anni. Nel 2022 siamo ancora lontani dai livelli 2019 ma comunque in grande ripresa tanto che chiuderemo l’anno con 640 mila passeggeri e 250 accosti ma per il 2023 è previsto un ulteriore incremento. Nella Sicilia occidentale il traffico crocieristico non conosce stagioni, si sviluppa tuto l’anno”.

“Su una nave da crociera che approda in Sicilia imbarchiamo 4/5 mila passeggeri – ha concluso Lupelli – con una grande presenza italiana. In Sicilia è aumentato il traffico, abbiamo fatto investimenti, abbiamo navi a Palermo 12 mesi l’anno, a gennaio e febbraio abbiamo anche il mercato delle scolaresche e oltre a loro abbiamo traffico di tedeschi e francesi, mentre nel periodo estivo sopratutto le famiglie italiane la fanno da padrona. Dal 2010 abbiamo diversificato il mercato anche con un servizio a 6 stelle con maggiordomo a bordo, e nonostante la pandemia stiamo sviluppando il mercato mice. Grazie al protocolo covid che ci siamo inventati tante aziende hanno fatto fare smartworking a molti dipendenti grazie anche a un buon rapporto qualità prezzo, soprattutto in inverno. La pandemia ci ha rinforzato ancora di più: siamo stati i primi a ripartire a metà agosto 2020: quando non si poteva prendere caffè al bar, andare al ristorante o in palestra si poteva andare in crociera, certo con la mascherina e con i tamponi effettuati nelle stazioni marittime. Fino al 2026 abbiamo 6mld di investimenti e fino al 2024 non ci fermiamo. L’anno scorso abbiamo inauguato due nuove navi e entro la fine di quest’anno ne inaugureremo altre due”.