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Pressing a Giorgetti dei consiglieri dimissionari di Ita
notizia pubblicata 04 Novembre 2022 alle ore 11:10 nella categoria Compagnie aeree

I sei consiglieri dimissionari di Ita Airways hanno scritto al neo ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, chiedendogli di formalizzare le loro dimissioni dal board della newco. Il Mef è azionista unico di Ita. In contrasto col presidente Alfredo Altavilla, a marzo scorso avevano presentato le loro dimissioni al governo Draghi ma non erano state mai accolte. Lo scontro con Altavilla ha raggiunto l’apice nelle ultime settimane quando in due sedute del cda di Ita i sei consiglieri, tutti espressione del Mef, hanno votato per azzerare tutte le deleghe operative del presidente, compresa quella sulla privatizzazione della compagnia.

Nella lettera Lelio Fornabaio, Alessandra Fratini, Simonetta Giordani, Cristina Girelli, Silvio Martuccelli e Angelo Piazza scrivono che “il 29 marzo scorso hanno presentato le loro dimissioni dall’incarico, in ragione delle gravi difficoltà e delle gravi tensioni insorte nell’ambito della governance societaria, che hanno reso arduo un sereno svolgimento dello stesso incarico”. Ma “non essendo stati sostituiti, essi sono rimasti in carica, proseguendo comunque con il massimo senso di responsabilità ed impegno nello sforzo di tutelare l’interesse della Società e del Socio” ossia il Mef. Però ora “ritengono indispensabile ed urgente che il Socio stesso proceda all’accoglimento delle proprie dimissioni, e alla sostituzione”.

La palla passa quindi a Giorgetti. L’8 novembre prossimo è in calendario l’assemblea degli azionisti di Ita, e all’ordine del giorno ci sarebbe il cambiamento dello statuto della compagnia per la revisione del numero minimo di consiglieri, che da sette passerebbero a cinque per iniziare ad allineare il cda verso la privatizzazione, che appunto prevede un consiglio a cinque. Nella stessa assemblea sarebbe all’ordine del giorno anche la revoca dell’incarico di presidente ad Altavilla. Il Mef procederà poi all’aumento di capitale da 400 milioni della compagnia: si tratta della seconda tranche del finanziamento complessivo da 1,35 miliardi di euro già autorizzato dall’Ue.