edizione Nazionale
Boom case vacanza: cresce richiesta formazione dei futuri manager
notizia pubblicata 20 Dicembre 2022 alle ore 10:15 nella categoria Formazione

Lavorare nel settore delle case vacanza si rivela una concreta opportunità di carriera per giovani e donne. Sono state oltre 1000, in meno di un anno, le richieste di formazione finalizzata all’avvio di un’attività nel settore delle case vacanza pervenute a Hospitality Revolution da parte di aspiranti Property Manager di immobili privati a vocazione ricettiva. È quanto emerge dai dati relativi al 2022 diffusi dal programma digitale di formazione rivolto ai futuri professionisti dell’ospitalità extralberghiera.

Numeri che segnalano l’accresciuta consapevolezza nei confronti delle opportunità offerte da un mercato, quello extra alberghiero, che in Italia copre oltre il 50% dell’offerta del settore Ospitalità. Nello specifico, da gennaio a dicembre 2022 la piattaforma di e-learning diretta da Angelo Spinalbelli ha erogato la propria Guida base a 1.024 persone, residenti principalmente al centro sud (59%). In larghissima maggioranza facenti parte della generazione dei Millennial (42-26 anni), il 54% degli aspiranti Property Manager sono donne, contro il 46% degli uomini, a conferma di quanto emerso da un sondaggio condotto da Airbnb, reso noto a maggio 2022, secondo cui in Italia quasi il 60% degli Host sono donne.

«Anche nel 2022 il mercato immobiliare turistico si conferma fra le opportunità di business migliori degli ultimi anni – commenta Angelo Spinalbelli, fondatore e direttore di Hospitality Revolution -.Per questo, nell’anno che sta per concludersi, Hospitality Revolution ha svolto un intenso di lavoro per avvicinare, con buoni risultati, i giovani adulti alla professione di Property Manager in ambito ricettivo”.

Sono stati 6 i pilastri dell’offerta formativa di Hospitality Revolution nel 2022: lo scouting e le valutazione delle opportunità immobiliari presenti sul mercato; l’implementazione di un business plan che tenga conto dei costi di investimento (locazione, budget dedicato all’advertising e spese di manutenzione e pulizia) e dei possibili ricavi sulla base delle previsioni dei flussi turistici nelle diverse aree geografiche; la gestione delle piattaforme, come Airbnb e Booking, e dei metamotori, come Trivago, Kayak e Tripadvisor; la valutazione del pricing rispetto alle stagioni e alla programmazione di eventi territoriali attrattivi; le azioni di marketing da mettere in campo; la gestione delle incombenze fiscali.

“Per il 2023 – conclude il Direttore di Hospitality Revolution Angelo Spinalbelli – siamo già pronti con un’offerta formativa che tenga conto on soltanto delle attuali condizioni del mercato ma degli scenari del prossimo biennio”.