L’assessore regionale ai Trasporti Antonio Moro ha comunicato di aver ricevuto per conoscenza una lettera inviata dall’Enac a Geasar e Sogeaal in cui nega l’autorizzazione al progetto di fusione.
“L’Enac all’esito di approfondimenti istruttori ha comunicato alla società Geasar e alla Sogeaal concessionarie della gestione totale degli aeroporti di Olbia e Alghero – ha riferito Moro – di ritenere che allo stato non possa essere autorizzato, ai sensi dell’ex articolo 46 del codice della navigazione, il prospettato progetto di fusione in un’unica società di gestione aeroportuale denominata Nord Sardegna Aeroporti. È stato infatti rappresentato alle società – prosegue la lettera – che il progetto di fusione in esame non può essere autorizzato finché non sia data soluzione all’esigenza di mantenere in capo alla Regione le attuali prerogative societarie e le correlate necessarie funzioni di verifica e tutela degli interessi pubblici di cui è portatrice”.
A fusione terminata la Regione Sardegna, con gli altri enti pubblici (Sfirs e Camere di Commercio di Sassari e Nuoro), avranno oltre il 20% delle quote della futura società di gestione degli aeroporti di Alghero e Olbia, chiamata Nord Sardegna Aeroporti. Lo precisano in una nota congiunta le due società degli scali del nord dell’Isola,
Sogeaal e Geasar, dopo l’annuncio della mancata autorizzazione all’operazione da parte dell’Enac, diffus in Consiglio regionale dall’assessore Antonio Moro.
Non solo, scrivono le società, “in ottica di piena apertura e collaborazione nei confronti di tutti i soci pubblici (e non
solo della Regione Sardegna), si conferma quanto già rappresentato per le vie brevi ad Enac, ovvero la disponibilità
a procedere con una modifica dello statuto di Nsa per attribuire la facoltà di richiedere la convocazione dell’Assemblea dei soci a tutti gli azionisti che detengano almeno il 2,5% del capitale sociale, per agevolare la partecipazione dei soci di minoranza alla vita della società”.
La motivazione addotta da Enac, puntualizzano le due società, riguarda l’esiguo peso (3%) che la Regione Sardegna avrebbe nelle quote di partecipazione a fusione avvenuta, che secondo le norme non è sufficiente (la soglia è il 10%) per la Regione per richiedere la convocazione dell’assemblea dei soci. “Si ritiene di avere ampiamente chiarito – sottolineano Geasar e Sogeaal – che la norma citata (decreto ministeriale 521 del ’97) faccia inequivoco riferimento alla misura minima della partecipazione detenuta nel capitale delle società di gestione aeroportuale ‘dai soci pubblici’ collettivamente considerati e non da un singolo socio pubblico, quale Regione Sardegna”.
Al riguardo le due società di gestione ricordano che al termine della procedura, “il capitale di Nsa sarà detenuto da soggetti pubblici per una quota complessivamente ben superiore al 10% cui si riferisce la suddetta norma. In particolare: Camera di commercio di Sassari 9,38%, Camera di commercio di Nuoro 7,89%, Regione Sardegna, anche per il tramite della collegata società finanziaria Sfirs, 3,29%, per un totale che rappresenta oltre il 20% del capitale sociale di Nsa”. Chiariti questi aspetti, Sogeaal e Geasar ricordano che la fusione sarà deliberata dalle due società durante la prossima assemblea degli azionisti convocata per il 29 maggio.