La regione è capofila di un progetto per promuovere il ciclo-turismo, a cui aderiscono sette regioni italiane, ovvero Veneto, Liguria, Lombardia, Umbria, Sardegna e Friuli. “Questo genere di turismo slow, dove la lentezza riguarda il tipo di mezzo usato ma soprattutto l’atteggiamento culturale del turista – ha spiegato l’assessore regionale alla cultura Paolo Cocchi – può fornire risposte adeguate a una grande parte del territorio italiano e in particolare di quello toscano che dispone di caratteristiche ambientali a misura delle due ruote. Il nostro compito – ha proseguito Cocchi – è quello di strutturare un’offerta che sappia soddisfare le esigenze di questo interessante mercato e predisporre i servizi specifici richiesti a livello di ospitalità, di individuazione dei percorsi, di accoglienza ed assistenza turistica, valorizzando l’offerta e riqualificando il territorio. E’ su questi obiettivi che sta lavorando il progetto guidato dalla regione al fine di promuovere l’offerta cicloturistica delle sette regioni coinvolte e sostenerne le azioni di commercializzazione”.