Sta per scattare il verde per Italian Motor Week, manifestazione organizzata da ‘Città dei Motori’, la rete Anci che associa quaranta Comuni del ‘Made in Italy’ del settore. Più di cento gli eventi organizzati in tutta Italia da sabato 9 a domenica 17 settembre. Il calendario è disponibile su
www.cittamotori.it e
www.italianmotorweek.it.
Nella IMW sono coinvolti brand del settore, oltre 20 tra musei e collezioni private aperte al pubblico, con in testa i musei Ferrari di Modena e Maranello; gli autodromi nazionali di Monza e Imola, siti-simbolo della storia dell’industria italiana come il Lingotto, città dove nascono veicoli commerciali e da lavoro, vetture, supercar e miti mondiali come la Vespa.
Nel programma anche Comuni e luoghi che hanno dato i natali a leggende dello sport e dell’industria come Enzo Ferrari, Tazio Nuvolari, Ferruccio Lamborghini, Achille Varzi o Corradino D’Ascanio. IMW si avvale di due partnership: quella del Ministero del Turismo e dell’Automobile Club Italiano, ed è patrocinata da Enit, numerose Regioni e dall’Aeronautica Militare, che festeggia i 100 anni dalla fondazione e aprirà siti alle visite degli appassionati. Italian Motor Week, nel ricchissimo programma prevede anche eventi rivolti alle filiere dell’ospitalità e dell’enogastronomia, con l’obiettivo di sviluppare il settore del turismo motoristico, che già oggi muove numeri importanti grazie a milioni di appassionati e simpatizzanti italiani e stranieri.
“Manifestazioni come Italian Motor Week – sottolinea il ministro del Turismo Daniela Santanché – consentono di accendere i riflettori sulle eccellenze italiane, quali sono i settori dell’automotive e motociclistico, in costante crescita in termini di valore e fatturato, nonché in grado di generare ottimi livelli di export, dimostrando quanto i marchi italiani di settore siano apprezzati anche all’estero, come prodotto delle alte competenze ingegneristiche della nostra industria. E poi dall’incrocio tra motori e turismo nascono interessanti mercati di riferimento, vedasi il mototurismo, che ha un indotto di 3 miliardi di euro e riguarda turisti con alta capacità di spesa, e, se messo adeguatamente a sistema, può rappresentare una leva strategica per lo sviluppo dei piccoli borghi, delle aree più interne, e per la valorizzazione del loro tessuto socioeconomico, come d’altronde il piano industriale del turismo – conclude il ministro – si propone di fare, incentivando la conoscenza dei territori meno noti, dove risiede, tra l’altro, più del 90% delle nostre eccellenze enogastronomiche”.
“Con questa manifestazione, ricchissima di eventi e iniziative, le Città dei Motori si aprono ai visitatori – afferma il presidente Luigi Zironi, sindaco di Maranello – affinché possano ammirare tutti i ‘tesori’ dell’immenso patrimonio del ‘Made in Italy’ motoristico. L’Italian Motor Week, punto di forza del Progetto turismo motoristico elaborato dalla Rete, ambisce a diventare una vetrina nazionale ed internazionale, con un’offerta inedita di esperienze emozionali che promuoveranno Comuni e interi territori. Le sinergie create con importanti realtà produttive del settore si sono rivelate decisive per la realizzazione di questa prima edizione, che – conclude Zironi – siamo certi darà un contributo in termini di indotto economico e sul piano dell’immagine delle eccellenze italiane nel mondo”.
Per il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani, “i motori sono il motore della vita. Sembra un gioco di parole ma è la verità. Non parliamo soltanto di storia, mito, fascino, eleganza o bellezza, che sarebbe già tantissimo. Parliamo anche di industria, tecnologia, design, ricerca scientifica, crescita e sviluppo economico, viaggi, turismo, tempo libero, socialità, sport, cultura. Non serve essere esperti o appassionati, per rendersi conto del fatto che, senza tutto questo, in un tempo come il nostro, la vita di tutti noi risulterebbe infinitamente più complicata e decisamente meno piacevole – aggiunge -. Dedicare, dunque, un’intera settimana come la Italian Motor Week all’universo motori significa far conoscere, capire e apprezzare quanto esso faccia per tutti noi e quanto sia fondamentale che tutti noi ci impegniamo a ricambiarlo, costruendo, insieme, una mobilità sempre più efficiente, sicura, pulita, che sia, allo stesso tempo, frutto e seme di bellezza”.