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Aica-Confindustria: no alla tassa di soggiorno
notizia pubblicata 21 Novembre 2008 alle ore 12:15 nella categoria Cronaca
Parlare oggi di tassa di soggiorno come chiedono le città d’arte o di tassa di scopo come previsto all’art. 10 del decreto Calderoni sul federalismo fiscale è lontano da ogni logica. E’ quanto sostengono Elena David, presidente di Aica e Maria Carmela Colaiacovo, presidente di Confindustria Alberghi, secondo cui “l’adozione di una tassa sul cliente d’albergo non risolve i problemi che affliggono le nostre città perché non colpisce i flussi turistici mordi e fuggi, ma clienti che già portano risorse al territorio pagando tariffe che le nostre imprese tramite ICI, TARSU, IRAP, lavoro e indotto, restituiscono alla comunità”.
“In un momento come questo – si legge nella nota congiunta di Aica e Confindustra Alberghi –  dove gli alberghi, a fronte di un calo dell’ordine del 20-30% stanno lottando per mantenere l’occupazione, l’adozione di una tassa sul cliente rischia di portare le nostre aziende completamente fuori mercato. Anche 1 euro a cliente al giorno, pesa enormemente nella negoziazione con i tour operator particolarmente oggi con una crisi che sta colpendo molto duramente il settore e proprio il prezzo gioca un ruolo chiave. Pensare oggi di inserire una nuova tassa “sul turista” – conclude la nota – vuole dire penalizzare ulteriormente un settore che sta già pagando un prezzo molto alto alla crisi internazionale”.