Lo sviluppo del turismo palermitano è a rischio se i tagli dei voli da e per Palermo verranno confermati da Cai. E’ questa l’opinione di Giuseppe Cassarà, presidente di Fiavet, secondo cui “Palermo e il suo aeroporto rappresentano la struttura portante dello sviluppo del turismo siciliano ma anche del ruolo che il capoluogo dovrà assumere in vista del suo futuro rapporto con l’area del Mediterraneo, ormai prossimo”. “L’aeroporto di Palermo – sottolinea Cassarà, esprimendo solidarietà per i lavoratori dello scalo – avrebbe meritato di divenire il terzo hub d’Italia, proprio per il ruolo-guida che potrebbe avere nei prossimi anni, anche considerato che Fiumicino o, peggio ancora, Milano hanno sempre portato a una stagnazione e a una penalizzazione della Sicilia e del suo capoluogo”. E neppure la soluzione prospettata di potenziare l’aeroporto di Catania convince Cassarà: “l’aerostazione, come ha precisato opportunamente il presidente della Regione Raffaele Lombardo, non è ampliabile ed è arrivata al limite della sua potenzialità”. “Per questo – aggiunge Cassarà – occorre comprendere subito i piani di Cai e pensare insieme alle alternative possibili per rafforzare e non diminuire il nostro traffico. In tal senso bene ha fatto il presidente della commissione Attività Produttive dell’Assemblea regionale siciliana, Salvino Caputo, a chiedere un incontro con la Cai, ma varrebbe la pena di chiarire con la compagnia le vere ragioni del declassamento dello scalo palermitano. Battaglie come queste – conclude – sono vitali per l’economia del comparto e vanno portate avanti con gli operatori e non, come è stato fatto per Malpensa”.
Intanto i sindacati di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Ugl confermano per domani lo sciopero generale di quattro ore, dalle 12 alle 16, dell’aeroporto ‘Falcone Borsellino’. Previsti dunque disagi per i passeggeri o ritardi nei voli. Oltre alla vicenda Alitalia, lo sciopero riguarda anche la vertenza di altri lavoratori dello scalo, ovvero i 21 dipendenti della Ciclat, la cooperativa che gestiva i carrelli nello scalo, e le quattro lavoratrici licenziate da Aviation Services, società che operava per Meridiana.