Red Sea Global (RSG) ha annunciato che gestirà il proprio brand di hotel di lusso, chiamato Shebara, nella destinazione The Red Sea. L’annuncio è stato dato in occasione del WTM di Londra. Shebara aprirà nell’estate del 2024 ed è il primo resort di proprietà e gestito da RSG nella destinazione The Red Sea. Situato sull’isola di Sheybarah, nella fiorente laguna di Al Wajh, il resort è costituito da iconiche sfere di acciaio e sta ora reclutando attivamente un team operativo di alto profilo prima dell’apertura.
“La nostra missione è stata quella di estendere il nostro approccio pionieristico di turismo rigenerativo a un portafoglio più ampio di brand e società affiliate, per creare un ecosistema in grado di guidare un cambiamento significativo nell’industria turistica globale. Shebara è un faro per tutto ciò che RSG rappresenta, mostrando il meglio dell’ospitalità saudita e stabilendo nuovi standard di sviluppo responsabile e operazioni sostenibili”, ha dettoo John Pagano, Group CEO di RSG.
Shebara si aggiunge a una serie di brand di ospitalità di fama internazionale che operano nella destinazione The Red Sea, tra cui St. Regis e Ritz Carlton Reserve, oltre a Six Senses, che ha iniziato ad accogliere i primi ospiti da questo mese.
La presentazione di Shebara segue l’annuncio del mese scorso con cui RSG ha rivelato che sta sviluppando anche Thuwal Private Retreat, un’esclusiva destinazione insulare che sarà anch’essa interamente di proprietà e gestita da RSG.
Shebara si trova sull’isola di Sheybarah, caratterizzata da una spettacolare barriera corallina situata a 30-40 metri dalla spiaggia, che offre il luogo ideale per esplorare la vita oceanica. Il resort dispone di 73 ville, tra cui ville overwater e sulla spiaggia. Gli ospiti potranno arrivare in 45 minuti di barca dalla terraferma o in 20 minuti di idrovolante. Nella parte sud si intravedono le prime ville in acciaio inossidabile all’orizzonte, che rappresentano un filo di perle, con uno splendido edificio per la reception al centro, a formare il “ciondolo”. Questo incredibile punto di arrivo è stato accuratamente posizionato all’interno di un’interruzione naturale della barriera corallina, offrendo un paesaggio marino spettacolare sia che si arrivi via mare che in idrovolante, e dimostrando al contempo un impegno più ampio per la sostenibilità. C’è una piscina per famiglie e una piscina per soli adulti, che comprende terrazze con ninfee con vista panoramica sul tramonto mozzafiato. Gli ospiti possono scegliere tra due ristoranti di specialità e il resort comprende anche una spa e un centro fitness immerso tra dune di sabbia. Inoltre, l’isola più lontana è possibile prenotarla in esclusiva, con un molo dedicato per l’ormeggio di yacht privati. L’isola comprende una villa con quattro camere da letto e tre ville con una camera da letto, oltre a una spiaggia privata e un’area barbecue.
Lo sviluppo di Shebara procede a ritmo serrato: tutte le 38 ville overwater in acciaio inossidabile sono state installate. Mentre la prima villa overwater ha richiesto nove ore per essere installata, lo sviluppatore ha perfezionato il processo al punto che l’ultima villa è stata posizionata in meno di due ore. Finora sono state installate 25 ville sulla spiaggia e sono stati compiuti progressi sostanziali alle altre strutture e infrastrutture.
Come per tutta la destinazione The Red Sea, anche Shebara sarà alimentata dalla luce del sole, giorno e notte, grazie al proprio parco solare dedicato, che comprende più di 11.000 pannelli fotovoltaici. In totale, RSG ha costruito cinque parchi solari per alimentare la prima fase della destinazione, con oltre 760.000 pannelli fotovoltaici installati.
Il lancio dell’ultimo brand alberghiero dell’Arabia Saudita avviene in un momento in cui il turismo nel Regno sta vivendo una crescita notevole. La quota del turismo sul PIL è già passata da un modesto 3% nel 2019 a un impressionante 7% dal lancio della Vision 2030. L’obiettivo iniziale di ospitare 100 milioni di visitatori all’anno entro il 2030 è stato portato a 150 milioni grazie ai notevoli progressi già compiuti da società come RSG. Il mese scorso The Red Sea ha accolto i suoi primi ospiti. Due dei suoi hotel sono aperti alle prenotazioni e l’aeroporto Red Sea International accoglie un regolare numero di voli da settembre. Una volta completata nel 2030, la destinazione comprenderà 50 resort, che offriranno fino a 8.000 camere d’albergo e più di 1.000 proprietà residenziali su 22 isole e sei siti interni. La destinazione comprenderà anche porti turistici di lusso, campi da golf, strutture di intrattenimento, F&B e per il tempo libero.