Per i sindacati il Galilei è uno scalo “sempre più low cost e ormai praticamente senza compagnie aeree di linea (Iata) che garantiscano i transiti con i maggiori hub europei e, di conseguenza, con i maggiori aeroporti degli altri continenti. Le compagnie di linea effettuano i transiti che permettono di combinare voli collegati con la garanzia dei successivi imbarchi di bagagli senza dover rifare i check-in. Con la previsione di protezioni e assistenze in caso di imprevisti e per viaggi con più scali (cioè quasi tutti gli intercontinentali) avere questa
tipologia di compagnie – concludono le sigle – favorisce l’arrivo e la partenza nello scalo, l’alimentazione dei flussi dei viaggiatori e anche un certo tipo di viaggiatori (business e lunga distanza). Con questo traffico – attaccano i sindacati – si perde anche la professionalità richiesta e acquisita negli anni da parte dei lavoratori pisani su queste specifiche attività. Tutto questo era iniziato già prima della pandemia ed i primi effetti si erano visti già nel 2019, primo anno di stop che ha interrotto una quasi ventennale continua crescita dei viaggiatori a Pisa. Anche l’operativo invernale di AirDolomiti che garantisce transiti su un hub importante come Francoforte e collegamenti con Nord Europa, Giappone e Asia è fortemente ridimensionato nel numero di frequenze e con una programmazione sulle vendite di biglietti che viene aggiornata di mese in mese”.
Cgil, Cisl, Uil e Ugl denunciano “i ritardi del masterplan riguardante lo scalo di Pisa, i cui lavori di potenziamento, promessi da quasi 10 anni, non si sono ancora realizzati e, speriamo, vengano rapidamente intrapresi per sostenere l’attività del ‘Galilei'” ma anche “problemi nelle aziende di handling che operano a Pisa e non investono per un’operatività efficiente: costante penuria di mezzi come bus per portare i passeggeri dai gate agli aerei, mancanza e obsolescenza di mezzi per effettuare le operazioni di carico e scarico degli aeromobili e criticità negli strumenti di lavoro come radiotrasmittenti per le comunicazioni sulle piste”.