Una delegazione composta da 40 sindaci siciliani e guidata dal presidente della Provincia di Catania, Giuseppe Castiglione, ieri pomeriggio è giunta da Catania in treno alla stazione di Palermo. Cinque ore per percorrere 210 chilometri. Ecco la "Freccia Rotta", come è stato ribattezzato ironicamente il treno che collega le due città siciliane parafrasando "la Freccia Rossa", il treno ad alta velocità che collega in 65 minuti Milano con Bologna. Gli amministratori siciliani, che hanno avuto il sostegno anche di Confindustria e sindacati, hanno voluto denunciare così il pessimo stato in cui versano le infrastrutture ferroviarie nell’Isola. Castiglione ha incontrato a Palermo il presidente dell’Ars, Francesco Cascio, e gli ha chiesto di farsi portavoce della protesta, sollecitando il parlamento siciliano ad utilizzare i fondi strutturali per la rete ferroviaria: "Bastano 20 milioni di euro – ha detto – per dimezzare i tempi di percorrenza in treno. Con quattro miliardi si ristrutturano anche stazioni e si ammoderna la rete". Alla stazione di Palermo Castiglione è stato ricevuto dal presidente della Provincia di Palermo, Giovanni Avanti. “Il problema – ha spiegato Avanti – è complessivo e riguarda l’intero sistema infrastrutturale siciliano che è deficitario e per il quale c’è un imbarazzante divario con il nord Italia".