La crisi c’è e si sente nel sistema ricettivo italiano. Tra gli elementi che l’hanno determinata la contrazione della domanda fieristica e congressuale, un esagerato aumento di ricettività alberghiera nelle maggiori città italiane e la discesa degli indici di occupazione camere. Secondo l’Italian Hotel Monitor, realizzato da Trademark Italia, nel 2009 con l’arrivo di 27.000 nuove camere a 4 e 5 stelle nelle prime 10 città italiane il tasso medio di occupazione delle camere farà un ulteriore passo indietro. Nel 2008 si è fermato al 63,6%, con una flessione media nazionale di 2,8 punti rispetto al 2007, un anno che non fu certo brillante. Penalizzate le strutture alberghiere a 4 stelle (-3,7 punti) e a 5 stelle (-5,2 punti). Anche gli alberghi a 3 stelle (i più economici per il movimento commerciale e d’affari) presentano una variazione negativa (-2,1 punti). Si è ridotta l’affluenza degli ospiti – precisa il Monitor – ma è anche diminuita la durata dei soggiorni. Nell’ultimo trimestre 2008 anche nelle città più turistiche come Venezia, Firenze e Roma, meno influenzate dal traffico commerciale e d’affari, la domanda si è ridotta mediamente del 20%. Arrivano meno turisti dall’estero, meno americani e giapponesi e recentemente anche meno russi. Gli italiani del segmento arte e cultura limitano i viaggi, riducono le visite alle grandi mostre d’arte, non si fermano negli alberghi delle città che ospitano le manifestazioni.