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Tci: nel 2008 arrivi nel mondo ‘solo’ a +1,8%
notizia pubblicata 13 Febbraio 2009 alle ore 11:00 nella categoria Turismo
C’é crisi in Italia, e nel mondo, ma non il tracollo del settore del turismo. Per ora, visto che dopo la sostanziale stabilità del 2008, gli operatori si aspettano una contrazione più marcata per l’anno corrente. Secondo l’anticipazione della 12esima edizione dell’Annuario del Turismo e Cultura 2009 del Touring Club Italiano, nel 2008 gli arrivi internazionali nel mondo sono aumentati ‘solo’ dell’1,8% (raggiungendo quota 924 milioni), a fronte di una crescita media annua del 7% tra il 2004 e il 2007. Il dato è il risultato di un buon primo semestre dell’anno (+5%) e di un negativo secondo semestre (-1%). Per il 2009, nel mondo, si prevede un calo più marcato, tra lo zero e il -2%.
L’Italia ha registrato un decremento del -1,4% degli arrivi internazionali (gennaio-ottobre), ma meglio di Francia (-2,8%) e Spagna (-2,6%). Rispetto al 2007, nel 2008 c’é stata una diminuzione degli arrivi e delle presenza totali stimata tra il 2% e il 3%. Nel 2008, gli arrivi sono stati pari a circa 93-94 milioni e le presenze pari a 365-370 milioni.
Nella classifica mondiale dei primi Paesi per arrivi internazionali, l’Italia occupa ancora la quinta posizione, dopo Francia, Spagna, Usa e Cina. Oltre il 40% delle presenze turistiche in Italia sono di stranieri, che spendono (più di 30 mld di euro per il terzo anno consecutivo) soprattutto in viaggi di vacanza (53%) e tra questi in tour culturali (60%). Dopo sei anni di crescita continua, nel 2007 i visitatori dei 400 musei, monumenti e aree archeologiche di proprietà statale aperti al pubblico sono diminuiti dello 0,4%, fermandosi a quota 34,4 mln. Gli introiti lordi, invece, hanno continuato a crescere (+1,6%), superando la quota dei 106 mln di euro. Tra gli stranieri, la regione preferita è il Veneto (55,8 mln pernottamenti)mentre per gli italiani è l’Emilia-Romagna (29 mln).
Secondo l’Annuario Turismo e Cultura 2009 – che uscirà a marzo – nel 2009 l’Europa è vista come area più a rischio, a causa della crisi economica. Gli unici segnali positivi vengono dalle economie emergenti (Cina +6,7% e India 5,1%), ma insieme pesano meno dello 0,5% sulle presenze turistiche complessive in Italia. Positivi anche i dati sulle attuali vacanze sulle montagne italiane, che forse attenueranno il valore complessivo della contrazione. Ma, ha esortato il direttore generale Tci Fabrizio Galeotti, "bisogna avere una visione unitaria, ambiziosa e condivisa, e fare vero sistema Paese, perché da questa crisi non se ne esce con una visione contingente".