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Nuova protesta degli ecoattivisti, stavolta a Gatwick: voli regolari
notizia pubblicata 30 Luglio 2024 alle ore 10:52 nella categoria Cronaca

Diversi attivisti radicali britannici di ‘Just Stop Oil’, campagna ambientalista di disobbedienza civile contro i combustibili fossili e i cambiamenti climatici, sono stati arrestati nelle ultime ore dalla polizia durante un nuovo blitz contro i trasporti: in questo caso un tentativo d’irruzione in aeree vietate dell’aeroporto londinese di Gatwick, secondo scalo per importanza della capitale. La protesta non ha però avuto impatto sulle operazioni di volo, proseguite “normalmente”.

I fermati sono accusati di violazione del Public Order Act, legge draconiana introdotta nel Regno Unito dagli ultimi governi Tory per punire molto più duramente intrusioni contro infrastrutture nazionali chiave e blocchi del traffico su direttrici strategiche: legge in base alla quale di recente è stata inflitta una contestata pena, senza precedenti nel Paese in un caso di proteste non violente, a 4 o 5 anni di carcere effettivo contro altri cinque militanti di ‘Just Stop Oil’, incluso il cofondatore Roger Hallam, imputati solo di aver pianificato nel 2022 il blocco dell’autostrada M25 e “un potenziale” mega ingorgo da primato.

La settimana scorsa la stessa sigla aveva preso di mira Heathrow, nell’ambito di un fallito raid in bici sfociato in 9 arresti, e aveva diffuso un video in cui si annunciava “l’inizio di una rivolta internazionale” contro l’inquinamento del pianeta, in contemporanea con un’irruzione fatta in Germania nell’aeroporto di Colonia-Bonn e rivendicata a nome di attivisti tedeschi dell’organizzazione sorella Last Generation.

Proclama seguito nei giorni successivi da iniziative analoghe contro i trasporti o il traffico stradale in Germania (con un blocco temporaneo riuscito dell’aeroporto di Francoforte), Norvegia, Finlandia, Spagna, Svizzera e Austria, nonché Canada e Usa. Oltre che dal sospetto di un ipotetico coinvolgimento di questa matrice, evocato da fonti investigative francesi sotto l’etichetta di pista “di ultrasinistra”, in relazione ai sabotaggi dei treni (Eurostar incusi) compiuti nel giorno dell’inaugurazione delle Olimpiadi di Parigi.