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14 mete lontane dal turismo di massa da scoprire nell’Atlante di Bellezza
notizia pubblicata 01 Agosto 2024 alle ore 10:10 nella categoria Turismo

Chi è ancora indeciso su quale tragitto scegliere per raggiungere la destinazione estiva, può prendere spunto dall’Atlante della Fondazione Italia Patria della Bellezza che, per questa estate o per un viaggio fuoristagione, propone 14 mete fuori dai circuiti turistici più noti – selezionate tra oltre 500 realtà mappate nella raccolta presente sul sito della Fondazione – ideali per trascorrere qualche ora al riparo dalla massa vacanziera. Ogni sito rappresenta un esempio significativo di come la bellezza e l’uso sostenibile del territorio possano coesistere.

“L’Atlante nasce – come spiega Giovanni Lanzone segretario generale della Fondazione – per catalogare le meraviglie del nostro paese e per vivere la bellezza e usarla come un modello di sviluppo. Nello scegliere le mete abbiamo seguito una linea mediana, realtà culturali né troppo grandi, né troppo piccole, però significative per il loro senso e il loro uso, e soprattutto che hanno sempre dietro di loro una comunità d’opera”.

Nord Italia

  1. Biblioteca Capitolare di Verona: Sorge nella Cattedrale di Verona ed è considerata la più antica biblioteca al mondo ancora in attività. La Biblioteca Capitolare di Verona custodisce una straordinaria collezione di oltre 1200 manoscritti che abbracciano diverse discipline, mostrando l’intreccio tra conoscenza sacra e profana che ha plasmato la cultura occidentale. Tra i suoi tesori più preziosi spicca la copia più antica al mondo del “De Civitate Dei” di Sant’Agostino, risalente al V secolo. Di pari importanza sono le “Istituzioni di Gaio”, un testo unico di giurisprudenza romana classica del V secolo, sopravvissuto intatto alle revisioni successive. L’VIII secolo ha regalato l'”Indovinello Veronese”, considerato il primo scritto in proto-italiano.
  2. Horti dell’Almo Collegio Borromeo di Pavia: inaugurato nel settembre 2022, questo parco di 35.000 mq all’interno del complesso del collegio Borromeo offre un intreccio di habitat naturali, arte contemporanea, riflessione culturale e inclusione sociale al quale la Fondazione Arnaldo Pomodoro ha contribuito con il comodato gratuito di sei sculture monumentali. Il parco include anche un’area archeologica e una mostra permanente di sculture e pitture murali. (chiusura dal 29 luglio al 6 settembre)
  3. Sacra di San Michele, Sant’Ambrogio di Torino: Questa abbazia, costruita tra il 983 e il 987 d.C., domina l’ingresso della Valle di Susa con maestosa presenza. Un tempo rifugio benedettino, ora custodita dai Rosminiani, la Sacra fonde storia, spiritualità e paesaggio mozzafiato. Ha ispirato “Il nome della Rosa” di Umberto Eco e continua ad attirare visitatori da tutta Europa, incantati dal suo mistero millenario e dalla sua bellezza senza tempo.
  4. Poggiolo Rifugio Re-Esistente a Marzabotto, Emilia Romagna: Il Poggiolo è un punto di ristoro e socialità nel Parco Storico e Naturale di Monte Sole, sull’Appennino bolognese. Il luogo ha un grande valore storico, essendo stato teatro della strage di Marzabotto del 1944, mentre dal 2020, Ozono Factory sta rigenerando lo spazio, mirando a stimolare lo sviluppo turistico, economico e sociale del territorio. Il rifugio valorizza la bellezza dell’Appennino, organizza eventi culturali gratuiti, sostiene la sperimentazione artistica e difende i valori dell’antifascismo e dell’antirazzismo.

Centro Italia

  1. Borghi Sibillini, Ascoli Piceno: Un tesoro nascosto nel cuore d’Italia, un luogo dove il tempo sembra aver rallentato il suo corso: questo ambizioso progetto abbraccia 10 comuni tra le province di Ascoli Piceno e Fermo, promettendo di svelare le meraviglie di questo angolo incantato delle Marche. Antichi borghi, ricchi di storia e fascino, punteggiano il paesaggio come preziose gemme. I Borghi Sibillini offrono un’esperienza che va oltre il semplice turismo ma sono un invito a immergersi in un mondo dove ogni angolo racconta una storia e ogni sapore evoca un ricordo.
  2. Istituto Centrale per la Grafica, Roma: Nel cuore di Roma, l’Istituto Centrale per la Grafica si fonde armoniosamente con uno dei simboli più iconici della città eterna: la Fontana di Trevi. Meno noto dei grandi musei romani, è un prezioso archivio ospitato nel Palazzo della Calcografie e Palazzo Poli: vanta collezioni di 25.000 disegni, oltre 100.000 stampe e 17.000 fotografie, oltre a una stamperia, biblioteca tecnica e laboratori di restauro. Per ampliare il suo pubblico, soprattutto tra i giovani, l’Istituto ha avviato nuove iniziative: un concorso “Video-Art” per opere da proiettare sui palazzi, premi di laurea, video promozionali e una pubblicazione sulla sua collezione di grafica e arte contemporanea. Questi progetti mirano a valorizzare il patrimonio dell’Istituto e attirare l’interesse di un pubblico più vasto.
  3. Orto Botanico Corsini, Monte Argentario: Aperto per la prima volta al pubblico, questo giardino nel cuore di Porto Ercole, pittoresca frazione di Monte Argentario, è un gioiello botanico di inestimabile valore e rappresenta uno dei più significativi esempi di giardini di acclimatazione creati in Italia nella seconda metà dell’Ottocento. Si estende su oltre 7 ettari di terreno, offrendo ai visitatori un’oasi di tranquillità e bellezza naturalistica. Oggi, grazie al meticoloso lavoro dell’Associazione Orto Botanico Corsini, il parco ospita una straordinaria collezione di oltre 1300 alberi e arbusti, appartenenti a circa 150 specie diverse.

Sud Italia

  1. La Rivoluzione delle Seppie: La rinascita di un paese, Belmonte Calabro: Nel cuore della Calabria, a Belmonte Calabro, la Rivoluzione delle Seppie è un “ipercollettivo”, un network internazionale, nomade e digitale che riunisce professionisti creativi. Questo progetto si propone di rivitalizzare il territorio attraverso un approccio che fonde la realtà locale con una rete internazionale di professionisti. Nato dalla collaborazione tra la London Metropolitan University, il Comune di Belmonte Calabro e l’associazione culturale locale Ex Convento, il progetto ha trasformato la percezione di questo borgo calabrese in quel che viene definito “BelMondo”: un luogo dove vivere, lavorare e studiare si fondono in un’esperienza basata sul concetto di “learning by doing” (imparare facendo).
  2. Il Golfo dei Delfini, Taranto: Jonian Dolphin Conservation (JDC) è un’organizzazione pionieristica dedicata allo studio e alla protezione dei cetacei nel Golfo di Taranto, nel Mar Ionio Settentrionale. Questa associazione rappresenta un faro di speranza per la vita marina in una regione ricca di biodiversità ma spesso trascurata. Tra le iniziative più innovative spicca il programma “Ricercatori per un giorno”: durante le escursioni con la Jonian Dolphin Conservation i partecipanti collaborano con i ricercatori in diverse attività tra cui la foto-identificazione degli esemplari, la registrazione delle vocalizzazioni dei cetacei, la raccolta di dati ambientali sulle acque del Mar Ionio e la compilazione di schede di avvistamento.
  3. Fondazione Isaia, Casalnuovo di Napoli: Isaia, marchio napoletano di abbigliamento maschile di lusso, ha saputo evolversi da impresa familiare a modello internazionale: fondata negli anni Venti da Enrico Isaia, è nata come emporio di tessuti pregiati e laboratorio artigianale. La Fondazione Enrico Isaia e Maria Pepillo di Napoli, costituita nel 2018, è una scuola d’alta sartoria che ha l’intento di preservare il patrimonio di conoscenze e saper fare legate alla tradizione sartoriale e ha anche uno stabilimento e alcuni negozi. L’ente, qualificato come onlus, si dedica a progetti formativi per giovani provenienti da contesti socio-economici svantaggiati, offrendo loro un percorso di crescita umana e professionale.
  4. Salgemma Lungro Festival: Nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, fino al 30 agosto 2024 va in scena la seconda edizione della kermesse dedicata alla valorizzazione della storica miniera di Salgemma, grande attrattore culturale, sito archeologico di rilevanza e di interesse nazionale: il Festival è un’occasione importante per ricordare la storia identitaria della comunità di Lungro, paese dove si parla l’arbëreshë circondato dalle splendide montagne del Parco Nazionale del Pollino.

Isole

  1. MAR Miniera Argentiera, Sassari: Argentiera, una delle baie più suggestive della Sardegna per la varietà dei suoi paesaggi, è caratterizzata da colline e scisti argentiferi. Questa località, abitata da generazioni di minatori e pastori, fa parte del Parco Geominerario Storico e Ambientale dell’isola e nasce come borgo di minatori prendendo il nome dal materiale estratto dai giacimenti di piombo e zinco argentifero. La miniera, utilizzata in epoca romana e medievale, riprese l’attività di estrazione nel 1867, rimanendo in funzione sino al 1963. In seguito alla chiusura, la borgata è rimasta in una condizione di sospensione per anni, fortemente provata dallo spopolamento (oggi conta 54 abitanti) e dalla crisi economica. MAR-Miniera Argentiera è un progetto partecipato che mira alla tutela e valorizzazione del complesso minerario rigenerando l’ex borgo attraverso la realizzazione di progetti e iniziative “dal basso”. Vuole porre al centro le comunità locali coinvolgendole in progetti di autorganizzazione e trasformando la borgata in un centro di sperimentazione e produzione artistica di eccellenza internazionale.
  2. Museo Antoine De Saint-Exupéry, Alghero: Da maggio a luglio del 1944, Antoine de Saint-Exupéry visse ad Alghero e durante questo periodo scrisse gran parte del suo romanzo “La Cittadella” e il suo ultimo testo “Lettera a un americano”. Il MASE onora la vita e le opere di questo scrittore-aviatore dedicandogli un museo nei luoghi a lui tanto cari esplorando i momenti più affascinanti della sua biografia, rivelando curiosità e dettagli inediti del suo legame con Alghero. Le sale ospitano installazioni tematiche, documenti storici, opere d’arte e fotografie scattate nel 1944 da John Phillips, il celebre fotoreporter della rivista americana Life, che documentò gli ultimi momenti della vita di Saint-Exupéry.
  3. Giardini Naxos(Messina): Situata sul promontorio di Capo Schisò, è una città ricca di storia e bellezza naturale e incarna il concetto di “futuro con un cuore antico”, combinando la sua eredità storica con lo sviluppo moderno. Negli ultimi decenni è diventata parte del triangolo turistico siciliano insieme a Taormina e Cefalù, focalizzandosi sul turismo balneare: questo sviluppo ha portato a una parziale perdita d’identità, ma recentemente la città sta cercando di riconnettersi con le sue radici culturali. Il Parco archeologico Naxos-Taormina è diventato un importante punto di incontro tra passato e presente ed eventi culturali come il Festival del Film per ragazzi e il festival letterario Naxoslegge stanno contribuendo a rivitalizzare l’identità culturale della città.
  4. Oleoteca Boniviri, Catania: Nella “città etnea” esiste una start-up che produce olio extravergine d’oliva “carbon free”, promuovendo pratiche sostenibili e creando valore sociale e ambientale. Fondata nel 2020 da Corrado, Sergio e Alessandra, Boniviri si impegna ad acquistare prodotti di alta qualità e salutari da coltivatori eccellenti: l’organizzazione crea un ecosistema sostenibile tra produttori e consumatori, supportando le piccole imprese agricole partner con prezzi equi. Il progetto portato avanti da questa oleoteca chiamato “Fuori Campo. Segni e sogni dei coltivatori della terra” ha l’obiettivo di valorizzare le eccellenze e il saper fare dei piccoli produttori italiani.

Le destinazioni suggerite dall’Atlante della Bellezza ci permettono di scoprire realtà del patrimonio culturale italiano che rappresentano una parte autentica e affascinante del Paese immergendosi in atmosfere uniche e lontane dalla routine.