Quinto e sesto episodio disponibili da oggi su Sky, e da domani in streaming su NOW, di “Hanno ucciso l’uomo ragno – la leggendaria storia degli 883”, la nuova serie che racconta il successo dirompente, tra musica e amicizia, di Max Pezzali e Mauro Repetto. Una serie, in 8 episodi, che ha già registrato il recordi di spettatori e che sblocca tanti ricordi in noi che abbiamo vissuto e amato gli anni Novanta.
Una storia che arriva dalla provincia, da quella Pavia con due discoteche e 106 farmacie, e che arriva ai palchi più prestigiosi, alla tv, al successo e allo scioglimento del duo, ma che è anche la storia di due ragazzi, della loro amicizia e del loro diventare grandi tra insicurezze e slanci.
Le riprese della serie, durate 20 settimane, hanno coinvolto dieci città e 120 location, compresa Pavia, città natale dei due, ma anche Milano e Roma. La maggior parte sono state trasformate per rendere riconoscibile l’atmosfera di inizio Anni ‘90.
La casa di Max Pezzali è stata ricostruita a Borgo Ticino, piccolo paese al di là del fiume omonimo, mentre la casa di Mauro Repetto è posizionata idealmente in centro. Tra le altre location utilizzate per le riprese a Pavia ci sono il Parco Ticino, parco lungo il fiume dove i due amici si ritrovavano per creare musica insieme. Non mancano anche i luoghi vicino a Borgo Ticino, come piazza Ghinaglia che porta al celebre Ponte Coperto. Questo è uno dei simboli della città di Pavia: attraversa il fiume e collega Borgo Ticino al centro città. Tutte le zone del Lungoticino sono state interessate dalle riprese, compreso il quartiere di Borgo Basso e il Lungoticino Sforza. Nelle scene ambientate a Pavia è possibile riconoscere anche strade di periferia come Ca’ della Terra, via Lardirago e via Tavazzani.
A Milano alcune scene sono state girate alla Stazione centrale e all’Alcatraz, che per l’occasione si è trasformato nel Rolling Stone, ex locale di musica rock in cui gli 883 hanno fatto il loro primo concerto.
Le scene ambientate all’Acquafan di Riccione a inizio anni Novanta sono state girate all’Hydromania, parco acquatico in provincia di Roma mentre quelle ambientate durante una delle serate del Festivalbar sono state girate tra Roma e altri paesi del Lazio, compresi Casperi, Santa Marinella e San Gregorio da Sassola, con riprese nel locale campo sportivo, il borgo sabino di Casperi, con set nella zona di Palazzo Forani, e Ardea, con riprese nei pressi via Bergamo. Anche la mitica sala giochi Jolly Blue è stata ricreata a Roma.