“Gestire i flussi” turistici e “destagionalizzarli”, per consentire all’Italia di continuare ad accogliere messi di visitatori a fronte a “una voglia d’Italia” che esiste da sempre e che cresce. E’ il messaggio lanciato a Londra da Daniela Santanchè, ministra del Turismo nel governo di Giorgia Meloni, a margine dell’inaugurazione del vasto padiglione italiano collocato al centro dell’esposizione del Wtm), che si svolge fino a giovedì 7 novembre nella sede dell’ExCel, nella capitale britannica.
“E’ un orgoglio essere qui”, ha sottolineato Santanchè, introdotta dall’ambasciatore d’Italia nel Regno Unito, Inigo Lambertini, e dalle parole di elogio di Ivana Jelinic, amministratrice delegata di Enit, evocando la scelta di puntare sul “marchio Italia” come “elemento distintivo” di richiamo del nostro Paese. Di qui l’impegno a fare “squadra” sotto le insegne comuni dell’Enit, secondo la strategia promossa dal dicastero e a cui al Wtm di quest’anno hanno aderito “quasi tutte le regioni tranne due, Sardegna e Veneto”, ha notato il ministro: mostrandosi convinta che “anche queste, almeno il Veneto” lo faranno dal 2025.
Santanchè non ha poi tralasciato di rimarcare l’incremento delle presenze turistiche straniere e britanniche in Italia nell’ultimo anno, con 11 milioni di pernottamenti e soprattutto un aumento delle spese pro capite stimato “fra il 3 e il 5%”. Grazie all’opera di sostegno a quella che mira a essere sempre più “un’offerta di qualità”, per far sì che il turismo non sia “l’oro del nostro Paese” solo a parole, ma venga aiutato concretamente da “una politica consequenziale”.
Quanto agli allarmi sull’overtourism, sull’affollamento eccessivo in luoghi come ad esempio Venezia, Daniela Santanchè ha tagliato corto: “non nego che ci siano situazioni in cui il turismo viene subito, ma il problema è di gestione dei flussi. Oggi ciò che stiamo facendo come ministero è aiutare ad aumentare le offerte turistiche e conseguentemente aiutare la destagionalizzazione per avere flussi distribuiti tutto l’anno nei vari siti. Io credo che il turismo sia per tutti e dunque non sono d’accordo su nuove tasse” o sull’idea di mettere quote sugli ingressi. Semmai – ha proseguito “dobbiamo imparare a mettere a reddito tutto il nostro patrimonio, naturalistico e culturale”.
E a margine la ministra ha anche riposto ai giornalisti su questioni più personali: “non ho mai pensato neanche un secondo di dimettermi. Sono assolutamente tranquilla e vado avanti”, riferendosi al caso giudiziario relativo alla gestione di Visibilia, gruppo da lei fondato. Santanchè ha sottolineato che la vicenda riguarda la sua attività “come imprenditrice” e non quella istituzionale, iniziata quando ha giurato sulla Costituzione ed è diventata ministra.