Dovrebbe arrivare nelle prossime ore il via libera finale della Commissione europea alle nozze tra Ita e Lufthansa. La squadra antitrust guidata da Margrethe Vestager sta ultimando gli ultimi passaggi tecnici e giuridici per approvare il pacchetto di impegni presi dalle parti per rispettare le condizioni concordate nell’intesa politica approvata da Bruxelles il 3 luglio e garantire la tutela dell’equilibrio dei cieli nei
segmenti di mercato ritenuti critici. Dunque, il via libera finale è destinato a rappresentare uno degli ultimi atti dell’era Vestager, che passerà il testimone alla nuova titolare della concorrenza, la spagnola Teresa Ribera.
I tempi dell’Antitrust Ue sul parere finale all’accordo Ita-Lufthansa “non sono scritti” ma la Commissione Ue “sta lavorando e noi abbiamo quotidiani incontri e confronti. Per adesso siamo fiduciosi perché non abbiamo riscontrato nulla di problematico da parte della Commissione”, ha commentato Antonino Turicchi, presidente di Ita Airways, a margine del terzo congresso annuale della Fondazione Pacta. “Le bomboniere sono sempre pronte e i vestiti provati” ha risposto scherzando a chi gli chiedeva se l’accordo si farà entro Natale. Quanto alle incomprensioni delle scorse settimane tra Mef e Lufthansa “sono storia passata”. “Guardiamo al futuro – ha proseguito Turicchi – e all’andamento del mercato e siamo molto interessati perché questa operazione si concluda positivamente, perché vogliamo al meglio cogliere l’opportunità del 2025. Stiamo già vedendo positivi feedback in termini di domanda – ha concluso – per tutta una serie di eventi che nel corso del Giubileo vedranno la città protagonista”.
Intanto secondo Marco Troncone, amministratore delegato di Aeroporti di Roma, “l traffico da e per l’Italia certamente può beneficiare di una Ita più robusta e lo farà”, ma questo “non è esattamente essenziale, perché i viaggiatori globali verranno in Italia indipendentemente dal vettore”. Semmai l’accordo tra Ita e Lufthansa “è chiave e strumentale innanzitutto per stabilizzare e dare una prospettiva comunque
sana e di crescita al vettore di riferimento nazionale, prospettiva che è mancata negli ultimi 15 anni oggettivamente, ma anche a valorizzare l’hub di Fiumicino come hub di transito”.