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Una ‘Fattoria sociale’ nel sito archeologico di Pompei
notizia pubblicata 05 Dicembre 2024 alle ore 10:07 nella categoria Beni culturali

Dalle arnie per il miele agli orti dei prodotti del territorio, dai laboratori di pittura a quelli di arti manuali per artigianato antico: i ragazzi speciali trovano una propria ‘Parvula Domus’, una casetta piccina per vivere progetti di inclusione nell’anello verde che circonda gli Scavi di Pompei. L’inaugurazione della prima ‘Fattoria sociale’ nata in un’area archeologica è coincisa  con la ‘Giornata internazionale delle persone con disabilità’.

Parvula Domus era in passato una minuscola struttura di servizio che fungeva da stazione della Circumvesuviana, la cui fermata aveva il nome di ‘Pompei Valle’. È un edificio demaniale situato nell’area extra moenia dell’antica città ma che, ristrutturata in stile pompeiano, adesso ospita l’associazione ‘Il Tulipano’, che da qualche anno impegna giovani con autismo e/o con disabilità cognitiva. “Qui i visitatori dell’antica Pompei – ha spiegato il direttore del Parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel – oltre a visitare il monumento Unesco, potranno vedere ogni giorno persone impegnate tutto l’anno in varie attività di manutenzione e ricerca, che comprendono anche le antiche tecniche dell’agricoltura che rischiamo di perdere. È il nostro contributo affinché l’agricoltura possa tramandarsi con i metodi naturali e antichi che stanno scomparendo. Qui lo faremo, producendo vino, olio, miele. Una produzione che avrà un valore didattico ma anche economico e, soprattutto di rilancio del territorio”.

Più in generale, nel parco archeologico verranno messe in campo una serie di iniziative sociali, educative, assistenziali e formative, tutte importanti per l’integrazione di soggetti con fragilità, in collaborazione con le istituzioni (il progetto di Fattoria è stato sostenuto sia dal Comune che dal Santuario di Pompei, con il sindaco Carmine Lo Sapio e l’arcivescovo Tommaso Caputo) e gli enti del terzo settore. Sarà “un vero e proprio hub sociale della bellezza, dell’ambiente e dell’archeologia, modello di welfare culturale”, dicono i promotori.

Nella Fattoria, previsti anche percorsi di alternanza scuola-lavoro, come già oggi svolge il liceo Pascal di Pompei. “Questo sito è diventato parte del nostro percorso scolastico”, ha affermato la dirigente Filomena Zamboli. Nell’ambito della Fattoria sociale rientra anche, finanziato da fondi Pnrr, il progetto dal titolo “Un modello nuovo per il recupero della collettività e dell’individuo attraverso la cura dei beni culturali”, finalizzato a insegnare a persone con disabilità cognitiva i primi strumenti di cura del patrimonio, propedeutici alle attività di restauro, con una formazione nel settore della tutela, conservazione, manutenzione e restauro dei beni culturali. Al progetto sono affidate anche alcune domus dell’antica Pompei, con aree verdi e agricole, come “La Casa di Pansa” e “La Casa delle Nozze d’Argento”.