Autunno mai così mite in Giappone, da quando 126 anni fa sono iniziate le statistiche, e che con ogni probabilità confermerà i timori degli scienziati del clima, che prevedono come il 2024 sarà l’anno più caldo mai registrato. Secondo i dati dell’Agenzia meteorologica nazionale (JMA), negli ultimi 11 mesi la temperatura è stata di 1,97 gradi Celsius più alta del solito, rendendo la stagione in corso la più calda dal 1898, ritardando in questo modo i celebri raduni di folla per osservare il fogliame, generalmente previsti a inizio dicembre. Nello specifico, a livello regionale, tra settembre e novembre la temperatura è stata di 2,4 gradi Celsius più alta del solito a Tokyo, 2,9 in più nella città a occidentale di Nagoya, e 1,2 più calda a Sapporo, a nord del Paese.
Il clima ha ritardato la stagione del fogliame autunnale proprio quando i turisti si affollavano per vedere le foglie tingersi di rosso e giallo, spiegano i media locali, con il boom senza precedenti quest’anno dei visitatori dall’estero. A Kyoto, una compagnia ferroviaria nota per far viaggiare i treni di notte attraverso foreste di aceri illuminati ha dovuto prolungare il suo programma perché i colori delle foglie non hanno ancora subito variazioni. Già quest’anno il Giappone aveva registrato l’estate più rovente di sempre, mentre ondate di caldo estremo – che secondo gli scienziati sono alimentate dai cambiamenti climatici, hanno interessato numerose regioni del mondo. La famosa calotta di neve del Monte Fuji, quella che viene considerata la montagna sacra del Giappone, a ovest della capitale, non è apparsa fino a novembre: il periodo più lungo registrato quest’anno, rispetto alla media di inizio ottobre.