In risposta al recente decreto emanato dal governo italiano, che impone agli operatori di noleggio con conducente (NCC) una pausa obbligatoria di 20 minuti tra un servizio e l’altro e l’obbligo di registrare i passeggeri, Transfeero, trademark di Sicily Action Srl, piattaforma italiana, nata in Sicilia ed operante nel settore dei trasferimenti privati, esprime le sue perplessità in relazione al recente decreto Salvini.
L’introduzione di una pausa obbligatoria di 20 minuti potrebbe avere effetti negativi sulla capacità degli operatori di rispondere prontamente alle esigenze dei clienti. Questo provvedimento potrebbe non solo rallentare il servizio offerto, ma anche generare costi aggiuntivi per gli operatori che potrebbero riflettersi sui clienti finali.
“E’ difficile comprendere l’utilità pratica di tale pausa – afferma Andrea Platania, Operations Manager a Transfeero -. In un contesto di alta stagione, soprattutto nelle grandi città, dove la domanda di trasporto cresce esponenzialmente e i tempi di attesa per un taxi possono diventare estremamente lunghi, gli NCC si rivelano una risorsa indispensabile a supporto del sistema di trasporto pubblico e per sopperire alla carenza di taxi. Transfeero ha già ampliamente dimostrato l’importanza fondamentale del servizio NCC in Italia, gestendo oltre 1 milione di passeggeri l’anno”.
Inoltre, ci sono alcuni punti che lasciano spazio a dubbi: “Cosa succede se un volo ritarda o un passeggero anticipa? Il cliente sarà obbligato a sottostare alla pausa obbligata del vettore? In tal caso, il cliente ovviamente sceglierà la prima opzione disponibile sul momento, quella del taxi” continua Platania.
Sembra inoltre che non venga considerato l’impatto che avrà il decreto sull’organizzazione dei grandi eventi.
“E’ proprio durante i grandi eventi, come il G7, dove sembra che il governo non stia tenendo conto di come potrebbe impattare il nuovo decreto. È noto che i politici e le figure di spicco non si servano abitualmente dei taxi per i loro spostamenti, e trovo difficile credere che possano accettare le restrizioni causate dalle pause obbligatorie. La stessa situazione si prospetta per l’imminente Giubileo: riusciremo a gestire efficacemente questo flusso di persone? Le misure attuali sembrano non tenere conto delle esigenze reali dei viaggiatori.”
Un’altra critica mossa al decreto è l’obbligo di registrare i passeggeri. “Questa misura lascia molti a domandarsi quale sia il suo vero obiettivo se non quello di complicare ulteriormente il lavoro degli NCC. Per di più, ci saranno moduli differenti, a seconda di dove parta il servizio: non bastava un unico modello?” conclude Platania.
Transfeero invita il governo a riflettere nuovamente su questo decreto, le cui conseguenze potrebbero rivelarsi estremamente deleterie per il settore degli NCC e per le piattaforme di intermediazione.