In seguito alle criticità connesse alla diffusa pratica di “identificazione da remoto” degli ospiti delle strutture ricettive a breve termine mediante trasmissione informatica delle copie dei documenti e accesso negli alloggi tramite keyboxe all’ingresso, il prefetto di Palermo ha rilanciato e trasmesso alle Camere di Commercio e ai Comuni una nota dedicata (leggi la Nota pervenuta da Prefettura di Palermo (prot. 2024_0192387).
Nel documento si ricorda che nella circolare dello scorso 18 novembre del ministero dell’Interno, è stata richiamata l’attenzione sull’obbligo dei gestori di esercizi alberghieri ed altre strutture ricettive di dare alloggio esclusivamente a persone munite di un documento idoneo ad attestarne l’identità con verifica “de visu” della corrispondenza fra persone alloggiate e documenti forniti, allo scopo di attuare stringenti misure atte a prevenire rischi per l’ordine e la sicurezza pubbliche legale all’alloggiamento di persone considerate pericolose e/o legate a organizzazioni criminali e terroristiche.
Dunque, chi consente l’ingresso in strutture ricettive con check-in da remoto, contravviene agli adempimenti di cui all’art. 109 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (Tulps). I gestori delle strutture devono quindi verificare l’identità degli ospiti secondo le modalità indicate nel decreto del Ministro dell’Interno del 7 gennaio 2013, come modificato in data 16 settembre 2021, ovvero direttamente, anche nelle ipotesi di home exchange, scambio di appartamento a costo zero. Una volta effettuati i controlli, i gestori delle strutture ricettive dovranno trasmettere alla Questura, entro le 6 ore successive all’arrivo, nel caso di soggiorni non superiori alle 24 ore, o nelle 24 ore successive, per soggiorni più lunghi, i dati delle persone ospitate.
Sullo stesso argomento a Enna si è tenuta anche una riunione del Comitato Provinciale dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica presieduta dal Prefetto di Enna, Maria Carolina Ippolito, in cui lo stesso prefetto ha richiesto una immediata attività di controllo prioritariamente a cura delle Polizie Municipali al fine di effettuare una mappatura delle eventuali strutture ricettive non a norma, al fine di garantire così il rispetto delle citate prescrizioni e scongiurare problemi di ordine e sicurezza pubblica.