In treno da Palermo a Catania in un terzo del tempo attuale grazie alla realizzazione della dorsale ferroviaria siciliana con la razionalizzazione del servizio a costo zero. Il progetto è stato presentato stamani a Palermo dalla Fondazione Sabir nel corso del convegno “Dorsale ferroviaria: un sistema di trasporti efficiente per lo sviluppo sostenibile del territorio della Sicilia”. La dorsale, che può essere visualizzata in una ipsilon rovesciata di binari che pone in collegamento rapido tutte le province siciliane, può essere considerata come la naturale prosecuzione del Ponte sullo Stretto.
“Presa in considerazione la fascia di collegamenti ferroviari del primo mattino, quelli usati per gli spostamenti di lavoro e di studio – ha spiegato Carmine Caprì, presidente della Fondazione Sabir – la situazione attuale appare proibitiva: la tratta Palermo-Messina supera le 3 ore di percorrenza, la Palermo-Catania le 5 ore e la Palermo-Siracusa addirittura le 8. Con la dorsale ferroviaria cambia tutto. Attraverso la razionalizzazione degli orari, del sistema delle fermate intermedie e con alcuni investimenti infrastrutturali che non supereranno i 200 milioni di euro, entro un biennio, quello dedicato alla fase “tattica” del progetto, la Sicilia potrà fruire di un sistema ferroviario in grado di portare gli attuali 300 minuti di percorrenza fra Palermo e Catania a soli 150. Di più – prosegue Caprì – alla fine della fase “strategica”, agganciata alla Programmazione 2007-2013, andremo da una città all’altra in soli 100 minuti. Il costo finale del progetto della dorsale ferroviaria sarà poco più 2 miliardi e mezzo di euro. Meno di un terzo dei 6 miliardi della spesa prevista per il Ponte di Messina”.