edizione Sardegna
Sardegna: bene agriturismi, ma calano hotel di lusso
notizia pubblicata 18 Maggio 2009 alle ore 12:50 nella categoria Cronaca
Arzachena, “capoluogo” della Costa Smeralda, l’anno scorso ha commissionato un sondaggio per saggiare il livello di soddisfazione degli ospiti. Dallo studio è emerso che circa il 40% dei turisti che nel 2008 ha scelto la Costa Smeralda per trascorrere le vacanze ha soggiornato in villaggi, agriturismi e campeggi, con una permanenza media di due settimane e una spesa non superiore ai 2 mila euro. Da giugno a settembre sono stati intervistati 2.600 turisti (80% italiani, 20% stranieri) sparsi nel comune gallurese e in 17 spiagge tra le più belle ed esclusive della costa. Il 60% conosceva già la Sardegna di cui hanno detto di apprezzare soprattutto il mare e il paesaggio, ma non i servizi, giudicati carenti o troppo cari. Pur mantenendo una quota apprezzabile del 22%, si è ridotto il numero di ospiti negli hotel di lusso. “É un trend che registriamo ormai da qualche anno – spiega il sindaco di Arzachena Piero Filigheddu – anche per questa stagione le previsioni indicavano una flessione nei 5 stelle, ma la domanda è ora in crescita dopo il trasferimento del G8 da La Maddalena a L'Aquila”. Di contro, sono risultati in aumento i turisti nelle case in affitto (20%), gli habituè delle seconde case (17%) e gli ospiti da amici (9%). Il 7% ha soggiornato in hotel a 3 stelle, il 6% in residence e campeggi, quasi il 5% nei villaggi e circa il 3% negli agriturismi. Inoltre, dall'indagine è emerso un allungamento della vacanza: il 42% si è fermato per due settimane, il 28% per una, solo il 13% per tre. A questi dati si è associata  una riduzione della spesa procapite: il 55% degli intervistati ha speso in media 2 mila euro, il 31% tra i 2 e 3 mila, quasi il 18% tra i 3 e 5 mila euro, mentre appena il 4,3% oltre 5 mila. Tra le richieste più pressanti quella di avere a disposizione più spiagge libere. “Faremo una battaglia su questo – annuncia l'assessore del Turismo Rino Cudoni – Solo nel nostro territorio ricadono 70 concessioni demaniali: è tempo che la Regione ne affidi la gestione ai Comuni che potranno così “liberare” ampie fette di litorale”.