La cucina tradizionale siciliana con il suo repertorio culinario unico al mondo, la Targa Florio, il Giro di Sicilia e l’opera belliniana sono i beni immateriali che l’assessore regionale ai Beni culturali, Gaetano Armao, ha inserito nel Registro delle Eredità Immateriali (REI), con l’assenso del presidente della Commissione REI, Aurelio Rigoli.
L’obiettivo del registro è quello di identificare, classificare, salvaguardare e promuovere le eredità immateriali della Sicilia, ossia la sua eredità culturale, consolidata attraverso i millenni, che si trasmette oralmente ed è particolarmente soggetta a un forte rischio di estinzione.
“Attraverso la tutela di questi beni culturali immateriali, patrimonio dei siciliani e della loro storia e ambasciatori della Sicilia nel mondo – ha spiegato Armao – intendiamo preservarne le caratteristiche più intime e, soprattutto, garantirne la crescita e la diffusione in Italia e nel mondo. Per ciascun bene è stato individuato un project manager che, coinvolgendo professionalità dei rispettivi settori, provvederà a definire i programmi di intervento”. Si tratta del maestro Pino Stancampiano per l’arte culinaria, di Ninni Vaccarella e Giuseppe Vaccari per la Targa Florio e il Giro di Sicilia, e del maestro Alberto Veronesi per l’opera belliniana.