E’ polemica tra la compagnia di navigazione T-Link, che ha avviato la scorsa estate un servizio di traghetti merci-passeggeri tra Genova e Termini Imerese, e l’Autorità Portuale di Genova. Secondo la compagnia, infatti, l’Autorità le impedisce "di continuare a gestire il proprio traffico con un decreto emesso di recente in cui si vieta di gestire alcun tipo di traffico passeggeri anche non prevalente rispetto alle merci". Inoltre, secondo T-Link, la situazione è aggravata dal fatto che "Stazioni Marittime è di fatto controllata da Grandi Navi Veloci", loro concorrente diretto, "che si avvantaggia dalle restrizioni imposte col Decreto dell’autorità portuale", tornando ad essere "il monopolista" del trasporto passeggeri da e per la Sicilia.
Secca la replica del presidente dell’Autorità Portuale, Luigi Merlo, che ricorda che l’autorizzazione era stata data a giugno scorso "purché il traffico passeggeri fosse non prevalente rispetto alla parte merci". "Tale ammissibilità – dice Merlo – veniva subordinata alle esigenze di safety e security. Esaminate nelle sedi competenti tali problematiche l’Autorità indicava, con proprio decreto del 29 settembre 2009 in 120 unità il numero massimo di passeggeri ammissibile per la tipologia di traffico invocata da T-Link, anche alla luce di quanto approvato dalla Commissione di Sicurezza Portuale che ha esaminato i vari piani di sicurezza dei terminal ospitanti tale traffico".