“Il Ponte sullo Stretto non ha copertura finanziaria e la Regione farà ricorso alla Corte Costituzionale per assenza della dovuta intesa sulle procedure”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale ai Lavori pubblici, Luigi Incarnato, spiegando che “il Cipe ha rinviato l’approvazione dell’effettivo finanziamento del Ponte per la quota pubblica, accampando la motivazione della necessità di ricercare un socio privato. Questo dimostra che la vicenda ponte è solo propaganda politica”.
“Il tentativo – ha continuato Incarnato – era di cantierizzare, per esigenze contrattuali, il solo tratto del traforo di Cannitello, il che vuol dire che gli annunci del Presidente Berlusconi sulla posa della prima pietra erano funzionali al solo scopo di far credere che l’opera fosse praticamente avviata, mentre adesso sappiamo che non è così. Tutti sanno che la Regione Calabria non ha una posizione aderente a quella del Governo nazionale sulla necessità immediata della realizzazione del Ponte, ma questo non vuol dire che ci faccia piacere sapere che il Cipe rinvia il finanziamento di un'opera al Sud. Questo, infatti, svela una tendenza negativa nei confronti del Mezzogiorno e delle sue necessità e rende chiaro, ancora una volta, che a guidare le scelte del Governo nel disegnare lo sviluppo del Paese è la Lega Nord”.
Incarnato sottolinea che da una programmazione di circa 13 miliardi, infatti, il Sud è completamente tagliato fuori. “Il tentativo di isolare il Mezzogiorno, è evidente”.
“Per la nuova opera del terzo valico dei Giovi, sulla linea Genova-Milano sono stati stanziati 5 miliardi di euro. E questo insinua il sospetto che si voglia tentare di spostare su Genova i traffici internazionali che oggi sono assorbiti da Gioia Tauro”.