Nell’ambito del decreto legislativo di attuazione della cosiddetta ‘direttiva servizi’ approvato oggi dal consiglio dei ministri in sede di esame preliminare, su proposta del ministro del turismo, Michela Vittoria Brambilla, è stata inserita una norma di principio (art. 82, commi 1/2), tesa a semplificare gli adempimenti burocratici per l’apertura, il trasferimento e le modifiche relative alle strutture turistico-ricettive. Il provvedimento si propone di estendere gli effetti e l’operatività della direttiva in via di attuazione anche per i procedimenti di rilascio delle autorizzazioni per l’apertura e l’esercizio delle attività turistico-ricettive, per le quali, una volta approvato in via definitiva il decreto, diverrà sufficiente una dichiarazione di inizio attività invece del rilascio di una autorizzazione espressa attualmente prevista. “La norma è espressione del principio, già emerso a livello regionale e comunitario, per cui solo particolari e speciali esigenze giustificano il permanere di un’autorizzazione espressa in conclusione di un lungo iter burocratico – ha spiegato Brambilla – L’intenzione è quella di operare per semplificare ed agevolare il lavoro delle tante imprese del turismo che operano nel Paese, che hanno vissuto una fase congiunturale delicata e che oggi hanno bisogno del massimo sostegno anche da parte delle istituzioni per rilanciare le loro attività”.