L'approvazione della legge di riforma per i porti ferma al Senato; l'istituzione di una cabina di regia nazionale per i progetti integrati e l'immediata modifica dell'emendamento al Decreto Milleproroghe che prevede l'abbattimento delle tasse portuali e d'ancoraggio fino all'azzeramento da parte di singole autorità portuali. Sono i punti principali del documento approvato all'unanimità dal consiglio direttivo di Assoporti per scongiurare l'involuzione della portualità sono contenute in un documento. In particolare, per l'associazione porti italiani vengono definite di primaria importanza, l'autonomia finanziaria delle autorità portuali (in funzione sia della realizzazione delle opere portuali, sia per il co-finanziamento di infrastrutture di raccordo tra i porti e le reti di rilevanza nazionale e comunitaria), l'immediata riduzione, per 3 anni, del costo del lavoro per le imprese (attraverso una parziale fiscalizzazione degli oneri sociali, a fronte dell'impegno da parte delle stesse imprese a non dare corso, nel periodo, a riduzioni dei propri organici), l'abbattimento delle accise sui carburanti per i mezzi operativi portuali al livello di quelle applicate in altri Stati Ue.