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Nube Islanda2, Iata critica gestione e chiede corridoi
notizia pubblicata 19 Aprile 2010 alle ore 10:50 nella categoria Cronaca

Riaprire qualche corridoio se non l'intero spazio aereo. La richiesta è delle compagnie aeree della Iata che chiedono ai governi europei un "ripensamento" del loro "processo decisionale", basato sui "fatti" e non su "modelli astratti" per quel che riguarda il blocco dei voli a causa delle ceneri del vulcano islandese. "Ci siamo addentrati abbastanza nella crisi – scrive Giovanni Bisignani, direttore generale e ceo dell'associazione che raggruppa 270 compagnie aeree di tutto il mondo – da esprimere la nostra insoddisfazione su come i governi l'hanno gestita, senza una reale valutazione dei rischi, senza consultazioni, senza coordinamento e senza leadership. La crisi sta costando alle linee aeree almeno 200 milioni al giorno in mancati guadagni e l'economia europea sta soffrendo perdite per miliardi di dollari per mancata attività". La Iata "critica il singolare metodo dell'Europa, che ha chiuso lo spazio aereo basandosi unicamente su modelli teorici della nuvola di cenere. Questo significa che i governi non si sono assunti la responsabilità di prendere decisioni basate sui fatti", e senza consultare le compagnie. L'associazione fa quindi appello ai governi per una "riapertura flessibile dello spazio aereo. Le valutazioni di rischio dovrebbero essere in grado di aiutarci a riaprire almeno qualche corridoio, se non l'intero spazio aereo".